«Maestro, possiamo fare una lezione prima di partire? Spero mi porti fortuna». È la richiesta che Giulia Rizzi ha fatto a Roberto Piraino, il suo primo maestro all’Asu Udine, prima di volare a Parigi. «È venuta in palestra a fare una dimostrazione sul metodo mindfullness – ci racconta Piraino – e abbiamo fatto la lezione insieme, per scaramanzia. Sono contento le abbia portato bene».
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Piraino ha allenato Giulia dai 10 ai 22 anni e martedì 30 luglio ne ha seguito i risultati con particolare soddisfazione. «Per tanti anni si è allenata in Francia, praticando una scherma molto di anticipo e non di parate, caratteristica quest’ultima che è invece più nelle sue corde e che in questa stagione, da quando è alla Scherma Treviso con il maestro Cirillo, le sta portando tante soddisfazioni».
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Giulia Rizzi è la seconda ex atleta di Piraino ad arrivare così in alto; prima di lei c’è stata Margherita Granbassi. L’orgoglio del maestro va di pari passo con quello della famiglia di Giulia e con tutto il mondo della scherma udinese. «Siamo contenti per lei. È emozionante vederla arrivare così in alto dopo tanta fatica».
Lorenzo Rizzi, fratello di Giulia, è felicissimo. È tornato da poco da Parigi, dove, insieme a mamma Paola e papà Luciano, ha assistito alla prova di spada individuale.
«Dopo la gara individuale l’abbiamo vista solo di sfuggita – racconta –. Non aveva l’umore alle stelle per come era andata la sua prova. Siamo felicissimi per questa sua rivincita a squadre. Voleva rifarsi e ci è riuscita. Contro l’Egitto è partita contratta, ma poi si è sciolta ed è riuscita ad esprimersi molto bene. Disputare una finale olimpica a Parigi, patria della scherma e città in cui lei ha vissuto per sei anni, è qualcosa di unico. Sto ricevendo tantissimi messaggi da tanti appassionati e conoscenti. È molto emozionante sapere che in tanti la stanno seguendo».