Arrivavano a Parigi con tante incognite e senza troppe aspettative Alex Ranghieri e Adrian Carambula. I tanti problemi fisici che avevano reso la marcia di avvicinamento ai Giochi una strada lastricata di ostacoli nell’ultimo periodo hanno finalmente lasciato in pace i due giocatori italiani che hanno potuto concentrarsi sul loro target stagionale e arrivare in buona condizione al torneo a Cinque Cerchi.
Il risultato si è visto sabato, quando la coppia azzurra ha messo in costante difficoltà gli olandesi Immer/Van de Velde, una delle coppie più attese a Parigi dopo una stagione di risultati di altissimo livello, riuscendo a strappare una vittoria che potrebbe essere decisiva nel passaggio al turno successivo in un girone che alla vigilia sembrava proibitivo per la coppia italiana, alla seconda partecipazione olimpica.
La stessa sfacciataggine, lo stesso atteggiamento sbarazzino con cui gli italiani hanno affrontato la coppia olandese, potrebbe infastidire non poco questa sera la coppia norvegese Mol/Sorum, campione olimpica uscente. L’analogia tra le due coppie è che entrambe escono da un periodo complicato, L’infortunio alla caviglia (frattura non scomposta) di Mol ad aprile aveva messo in dubbio la partecipazione degli scandinavi al torneo di Parigi. Bravo Mol a smaltire in fretta l’infortunio, bravi i norvegesi a ritrovare in fretta condizione ed amalgama, a tal punto da vincere l’ultimo torneo prima di Parigi, sulla sabbia di Vienna due settimane fa e ora la coppia norvegese è pronta a difendere il titolo.
Per Ranghieri/Carambula, invece, la partita è quella ideale: poco da perdere, vetrina straordinaria nell’ultimo incontro di giornata, tanta voglia di fare altre sorprese dopo quella in apertura di torneo e la possibilità, anche solo conquistando un set, di avvicinare la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Mixando tutti questi aspetti gli azzurri potrebbero uscire la pozione magica che ribalta i valori e regala una chance alla coppia italiana.