La Norma
Via Flaminia, 735 – 00191 Roma
Telefono: 06/3330210
Sito Internet:
Tipologia: siciliana
Prezzi: antipasti 10/29€, primi 11/28€, secondi 16/32€, dolci 7/8€
Chiusura: Lunedì a pranzo
OFFERTA
Rassicurante, nella sua classicità “anni ’80”, questo ristorante di indole siciliana èposto nella parte finale di Collina Fleming, sulla sinistra prima della discesa che conduce a Tor di Quinto. La cucina è di stampo tradizionale e predilige cimentarsi con i prodotti del mare, anche se non mancano alcuni piatti di terra. La scarsa cura di alcuni aspetti, quali il pane mediocre accompagnato da crackers in busta e l’olio EVO “Unione Europea”, e una gestione non perfetta delle cotture, ci inducono la solita prudenza nel voto senza intaccare, però, il nostro outlook sostanzialmente positivo sull’esperienza complessiva. In occasione di più visite, abbiamo provato l’ottima caponata (una delle migliori mangiate a Roma), una buona insalata di calamari e gamberi, tenera e giustamente servita tiepida ma con una desueta foglia di insalata come letto, le panelle invero leggermente unte e dei croccanti cazzilli (mini- crocchette di patate). Fra i primi provati, tutti con pasta cotta a dovere, la palma del migliore va alla Taormina ovvero spaghetti con cime di broccoli, alici sfumate, mollica di pane abbrustolita e peperoncini; ben eseguito anche un grande classico, la pasta con le sarde, se non fosse per una certa secchezza del condimento, mentre gli spaghetti con le vongole (tante) erano sbilanciati su una nota davvero eccessiva di aglio. Abbiamo proseguito con il pesce spada alla liparota, quindi grigliato con sopra pomodorini (troppi), olive, capperi e origano (non pervenuto), penalizzato da un taglio troppo sottile che, unito a una cottura eccessiva, ha fatto sì che le carni fossero stoppacciose e prive di umori; meglio è andata con le polpette grigliate al limone, semplici e gustose, che abbiamo accompagnato con delle buone patate prima lessate e poi saltate in padella. Chiusura affidata a un ottimo cannolo giustamente croccante seguito da un caffè sovraestratto con in evidenza solo note di tostatura.
AMBIENTE
Giocato su due livelli, risulta elegante e accogliente, con il vasto uso di bianco a dare luminosità ben contrastato da colorate ceramiche di Caltagirone. Quando il tempo lo permette si può mangiare nel dehors ricavato sull’ampio marciapiede.
SERVIZIO
Tutto al femminile, risulta cortese e giusto nei tempi.
Recensione tratta da Roma de La Pecora Nera – ed. 2024 – www.lapecoranera.net
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