Tre mesi fa le indagini della procura di Milano avevano mostrato l’inferno vissuto dai detenuti del carcere minorile Beccaria, adesso le pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, titolari dell’indagine di quell’inchiesta, hanno ricevuto dal procuratore capo, Marcello Viola, l’assegnazione di un fascicolo, al momento senza titolo di reato e senza indagati, su presunti pestaggi da parte di agenti della polizia penitenziaria nei confronti di detenuti nel carcere di Opera denunciati dagli stessi carcerati in una lettera anonima e in una stringata segnalazione.
È stato il Garante per i diritti dei detenuti, Francesco Maisto, a inviare la missiva scritta a mano e una denuncia di 10 righe con anche il nome della vittima al procuratore. Nella lettera scritta da un detenuto a un’amica, e in prima battuta finita sul tavolo di Maisto, si denuncia una “violazione totale dei diritti umani. Ci trattano come animali. Non vedo cambiamenti. Ieri sera hanno picchiato uno in venti con manganelli e asta di ferro. Non avrei mai pensato né immaginato una cosa del genere. Vorrei fare dei reclami tramite Antigone. Da otto giorni non vedo un medico e sto molto male. Se va avanti così faccio lo sciopero della fame”. Oltre a questa e alla segnalazione di poche righe su presunte aggressioni, da quanto è stato riferito, ce ne sarebbero altre che dovrebbero arrivare in Procura.
L'articolo “Hanno picchiato uno in venti”, la procura di Milano apre fascicolo per verificare abusi nel carcere di Opera proviene da Il Fatto Quotidiano.