TRIESTE. Il pestaggio subìto dal settantanovenne triestino nel suo appartamento al civico 6 di vicolo del Castagneto, colpito più e più volte in faccia dalla badante con un guinzaglio per cani, non è affatto l’unico episodio violento che si è consumato nell’alloggio di residenza della vittima.
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Tanto violento che l’uomo per scappare si era fratturato entrambe le caviglie. La badante, una donna di origini nigeriane arrestata dalla Polizia, lo aveva picchiato per prendergli dei soldi che lui non voleva darle.
Ma i vicini raccontano di aver più volte notato, in precedenza, il settantanovenne con il volto tumefatto: segni all’occhio, al naso. E soprattutto sentivano spesso urlare. «Sì – racconta una residente – è accaduto in varie circostanze e anche di sera tardi e di notte. Chissà cosa gli faceva quella donna... ».
Ciò che è successo lo scorso 19 luglio, cioè quando si è verificata l’aggressione (e la tentata rapina, perché la straniera ha cercato di prendere del denaro dall’appartamento), sembra la scena di un film dell’orrore. Davvero.
Sono circa le due e mezza del pomeriggio. Urla, rumori. La badante a un certo punto afferra il guinzaglio del cagnolino dell’anziano e comincia a percuoterlo sul viso. Lo ferisce alla bocca, al naso. Senza mai fermarsi. Immaginiamo il terrore di questa povera persona, impossibilitata a difendersi.
Il settantanovenne però riesce a raggiungere l’uscita dell’appartamento e prova a fuggire lungo le scale. Scende qualche piano, ma cade e si frattura tutti e due i piedi.
«Lo abbiamo trovato seduto sui gradini del pianerottolo – ricorda un altro vicino – aveva la faccia ricoperta di sangue, era quasi irriconoscibile e visibilmente sotto choc».
Il caos dell’aggressione allarma buona parte del condominio. Alcuni inquilini escono dai loro appartamenti per vedere cosa sta succedendo. Qualcuno chiama i soccorsi. Per terra c’è sangue dappertutto.
Una residente, una poliziotta che abita nella stessa palazzina, si rende conto della gravità della situazione e soprattutto sospetta del comportamento della badante nigeriana. Che, in quei tragici istanti, fa finta di niente. I vicini si accorgono che la donna entra ed esce dall’appartamento e sentono che dice: «Oh, ma cosa è successo? Chi sarà stato...?». Recita una parte. Ma sembra che lo stesso settantanovenne abbia cercato di minimizzare per difenderla.
La poliziotta si accorge che la badante rientra nell’alloggio dell’uomo e teme che possa in qualche modo nascondere qualcosa. In effetti avrebbe potuto cancellare le tracce dell’aggressione dentro l’abitazione. E, secondo quanto testimoniato dagli altri vicini accorsi sul pianerottolo, le dice: «Lei adesso sta ferma qui, in attesa che arrivino i miei colleghi poliziotti».
Questa dunque la ricostruzione del fatti. La donna è stata poi arrestata e ora è in carcere al Coroneo. Da quanto risulta si tratta di una donna con precedenti penali. Lo stesso anziano, consapevole di questi pregressi, in passato le aveva dato ospitalità in casa sua anche per scontare gli arresti domiciliari.