Fatale è stata quella ultima nuotata sabato 27 luglio nel tardo pomeriggio nel mare di fronte a Cavallino-Treporti dove l’artigiano stava trascorrendo qualche giorno di vacanza in campeggio assieme alla moglie.
Quando lo hanno tirato fuori dall’acqua Dario Susin, 64 anni, non respirava più, hanno provato a lungo a rianimarlo, ma è stato tutto inutile.
Era esperto di nuoto, giocava anche a tennis, andava in bicicletta, pure lo sci gli piaceva.
Cordoglio a Montebelluna, dove l’artigiano edile abitava, nel quartiere Bertolini, e dove giovedì, alle 9, gli sarà dato l’ultimo saluto in Duomo.
Sabato era sceso in spiaggia nel tardo pomeriggio, la moglie Annamaria Parisotto, dipendente del Comune di Valdobbiadene, era già lì a prendere il sole. Lui aveva messo la maschera, il boccaglio, le pinne ed era entrato in acqua.
Qualche bracciata e si era allontanato dalla riva sotto lo sguardo della moglie finché non era sparito alla sua vista. Quando la moglie si era avvicinata alla riva non era riuscita a scorgerlo, aveva cominciato a preoccuparsi, ad aiutarla nelle ricerche erano arrivate altre persone che erano in spiaggia e lo hanno visto, immobile in acqua.
Dario Susin è stato portato a riva, allertati i soccorsi, avevano provato a rianimarlo ma è stato tutto inutile. Oltre alla moglie Annamaria Parisotto, Dario Susin ha lasciato il figlio Gianluca, la nuora Milena, i nipoti Gioia e Carlo e gli altri parenti.
Dario Susin aveva sempre lavorato nel settore edile, era specializzato in pitture edili e nell’installare pareti in cartongesso e da un paio di anni era in pensione. I suoi amici lo ricordano tutti per la sua disponibilità e la sua gentilezza e giovedì si apprestano a dargli l’ultimo saluto in Duomo a Montebelluna.