«Era contenta della compagnia che frequentava, sono tutti bravi ragazzi. Non ci fidavamo e l’abbiamo lasciata andare».
Andrea Cuccato e la moglie Alessia sono straziati dal dolore. Escono dalla loro casa di via Padova a Conselve, a fianco dell’azienda Conselvetro che la famiglia gestisce ricordano con le lacrime agli occhi la loro figlia unica che non c’è più. Una ragazza posata e brava. Più matura della sua età. Già con le idee chiare di cosa fare da grande. Una figlia modello. Che hanno salutato domenica sera poco prima di cena e l’hanno rivista per qualche istante qualche ora dopo. Quando ormai non c’era nulla da fare.
Uno strazio. Una tragedia difficile da accettare, ma dalla bocca dei genitori non escono parole di odio verso il fidanzato di Arianna che era alla guida della Fiat Punto. Anzi.
«È una grande tragedia anche per lui, è un bravo ragazzo. Magari ha sterzato per evitare qualcosa e con cinque persone a bordo non è riuscito a tenere l’auto nella carreggiata» dicono con il massimo della comprensione.
«Poco prima che accadesse ci siamo sentiti» racconta il papà Andrea» tutto stava andando per il meglio, mi ha detto che sarebbe salita nel sedile del passeggero per il ritorno, anche se invece mi par di aver capito che si era seduta dietro. Mi ero raccomandato per il viaggio. Quando ho saputo dell’incidente sono corso sul posto e l’ho vista che la caricavano in ambulanza».
«Era una ragazza brava e molto studiosa» aggiunge la madre «a settembre sarebbe andata in quarta liceo Scienze Umane al Duca d’Aosta a Padova. Il suo sogno era diventare insegnante, aveva una grande passione per i bambini. A scuola è sempre stata molto brava, aveva una passione per lo studio ed aveva sempre avuto ottimi voti. Domenica erano partiti poco prima di cena, dovevano mangiare la pizza in spiaggia, invece poi è arrivato il maltempo e l’hanno mangiata in macchina. In queste settimane Arianna era occupata con i centri estivi con i bambini piccoli, le piaceva e si impegnava molto».
A confermare la predisposizione della giovane verso i bambini è una sua ex insegnante alla primaria: «È stata una mia alunna» racconta «una cara ragazza, la settimana scorsa ci siamo viste in biblioteca ragazzi dove con il basket Conselve stava facendo l’animatrice con i piccoli dai 3 ai 6 anni. I bambini erano la sua passione, dopo la maturità pensava di fare la pedagogista. Sono sconvolta».
Nei mesi scorsi Arianna affiancava all’impegno nello studio l’attività in parrocchia, dove è stata aiuto catechista nel gruppo dei bambini di quinta elementare che si stavano preparando per la prima comunione e la cresima. «Una ragazza in gamba e molto brava – racconta una catechista – si era occupata di preparare tutti gli adesivi per le prime comunioni da mettere sui banchi, con i nomi delle famiglie e dei bambini. Veramente un ottimo lavoro fatto con passione e impegno».
Addolorato anche il parroco don Claudio Zuin: «Oggi è il momento del silenzio e della preghiera per tutti noi» sono le sue parole «sicuramente la parrocchia e la comunità cercherà il modo e il tempo per star vicino ai genitori di Arianna e agli altri ragazzi coinvolti, tutti giovani impegnati nella nostra comunità, ora segnati da questa drammatica esperienza».
Il parroco ha parlato con i genitori di Arianna, papà Andrea e mamma Alessia, e li ha sentiti molto provati. Anche loro sono stati volontari in parrocchia, hanno seguito il gruppo famiglie e durante il Covid si occupavano anche della sanificazione dei banchi della chiesa.