GRADO Era previsto che per questa stagione balneare il primo pennello che separa la spiaggia Git dalla passeggiata a mare non fosse stato messo in sicurezza. Danneggiato dalla tremenda mareggiata dello scorso novembre, è ancora inagibile. I tanti fruitori di quel pennello di cemento sono rimasti delusi nel vedere la scena che non è nemmeno bella da vedere.
Mentre i danni subiti dalla diga sono già stati sistemati, allora c’era il commissario Augusto Viola, per il pennello non s’è potuto far niente a causa delle competenze in campo.
Il Comune, su delega della Direzione regionale Ambiente (così era stato precisato), dovrebbe assegnare a un tecnico la verifica reale dei danni e il progetto per la rimessa in pristino dell’opera. Trattandosi di competenza demaniale, a far eseguire l’intervento ci penserà poi direttamente la stessa Direzione regionale Ambiente.
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La questione principale è verificare se la mareggiata ha causato solo lo spostamento e la caduta in mare della lastricata pavimentazione, oppure se ha provocato danni anche alla struttura sottostante.
«Fa rabbia vedere i turisti osservare le bellezze paesaggistiche del nostro magnifico golfo e trovarsi di fronte il “moletto” abbandonato ad un assoluto degrado – commenta il referente locale di Forza Italia, Renato Bonaldo –. Un cartello di divieto utile solo ad evitare responsabilità – aggiunge – e delle transenne disposte alla meglio da troppo tempo ne ostruiscono l’accesso. Non è una soluzione, ma la rinuncia ad affrontare e risolvere il problema».
Bonaldo ricorda che a osservare la situazione ci sono anche i turisti che frequentano il reparto Settimo Cielo della spiaggia Git, un «reparto studiato e voluto per attirare i turisti più esigenti e facoltosi ai quali oggi offriamo un ombrellone con vista su divieto/cantiere».
L’esponente di Fi parla poi dell’adiacente spiaggetta naturale formatasi proprio a ridosso del pennello, abbandonata al completo degrado. Da quest’anno, come prevede l’ordinanza di Circomare, il lembo di sabbia è diventato ufficialmente una spiaggetta e la competenza è del Comune.
Chiarendo di non voler colpevolizzare alcuno ma solo con lo scopo di sollecitare la sistemazione di tutta l’area in modo decoroso, pennello compreso, Bonaldo chiede così alla giunta di «farsi carico di queste problematiche inserendole tra le priorità».
Il primo pennello è frequentato da tante persone, anche la sera, per una piccola passeggiata; un tempo è stato al centro dell’attenzione perché in testata c’era la sede per lo sci nautico. Siamo alla fine degli anni ’60, primi anni ’70. Inizialmente si partiva dal pennello stesso, poi è stata creata un’estensione in legno verso la spiaggia Git, in seguito realizzata in cemento. Allora lo sci nautico andava di moda. Pare anche – è l’ex capo spiaggia della Git, Gianni Maran, ad assicurare di aver visto le foto di proprietà di industriali friulani, forse di Manzano – che si sia recato nell’area dello sci nautico anche Alain Delon. Se poi il celebre attore abbia fatto anche un giretto sugli sci, non è dato a sapere.—
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