Sfuma in maniera controversa e beffarda la terza medaglia olimpica della carriera per Odette Giuffrida, che si deve accontentare del quinto posto nella categoria -52 kg ai Giochi di Parigi 2024. L’azzurra, argento a Rio 2016 e bronzo a Tokyo 2021, ha sfiorato il tris raggiungendo la semifinale all’Arena Champ de Mars per poi venire squalificata in due incontri consecutivi.
Andiamo però con ordine, spiegando quanto accaduto nel penultimo atto tra Giuffrida e la grande rivale kosovara Distria Krasniqi. La 29enne romana si è ritrovata presto spalle al muro dopo aver accumulato due shido per falso attacco, ma proprio nel momento in cui la campionessa del mondo in carica stava cambiando l’inerzia della contesa è arrivato l’hansoku-make per somma di sanzioni (terzo cartellino giallo molto discutibile) dopo 2’10” di Golden Score.
Copione diverso ma epilogo nuovamente amaro nella finale per il bronzo contro la brasiliana Larissa Pimenta, outsider in crescita e protagonista di un ottimo percorso nelle eliminatorie odierne. La nostra portacolori, sulla carta superiore alla judoka verdeoro, è partita forte collezionando una serie di attacchi validi e provocando due shido per passività alla sua avversaria.
Ad un passo dall’obiettivo, Odette non è riuscita a completare l’opera subendo il rientro di Pimenta, capace di rendersi pericolosa con alcuni attacchi efficaci e vicini al punteggio tecnico. Nel Golden Score la nostra portacolori ha perso tutto il vantaggio nel computo dei cartellini, rimediando un paio di sanzioni per passività e giocandosi tutto sul filo di lana in una situazione di estremo equilibrio.
In questo contesto, gli arbitri hanno deciso di ergersi a protagonisti di un match con in palio una medaglia olimpica, optando per una terza sanzione fin troppo frettolosa nei confronti di Giuffrida, per passività, decretando così la vittoria della brasiliana Pimenta, tra i fischi del pubblico presente sugli spalti.