Tempi duri per il settore trasporti fra inchieste, disagi provocati da linee che saltano ogni giorno in un momento di massimo flusso turistico e trattative ancora aperte con i sindacati.
Dopo lo scandalo giudiziario che ha portato all’arresto dell’assessore alla Mobilità Renato Boraso e a una lista di 32 indagati fra cui il direttore della partecipata Avm Giovanni Seno, giovedì 25 luglio ben due battelli sono andati in avaria.
Il primo – il numero 6 che dai Giardini andava verso piazzale Roma – in mattinata per un problema di surriscaldamento dell’acqua che può capitare; il secondo – il numero 41 a piazzale Roma sulle 18 – perché avrebbe perso l’elica, come segnalato da alcuni dipendenti, episodio potenzialmente pericoloso che però all’azienda non risulta.
Chi giovedì mattina era a bordo del 6 ai Giardini ha sentito un sibilo fortissimo tanto che i passeggeri sono andati a chiedere delucidazioni. Poi, dopo poco, si è sentito un botto e il battello ha iniziato a riempirsi di fumo bianco e di odore di bruciato.
A bordo c’era anche una donna incinta che ha preso paura: «Ho pensato a un certo punto che avremmo dovuto gettarci in acqua da quanto fumo stava uscendo» ha detto quando il vaporetto ha attraccato alle Zattere e le persone sono state fatte scendere.
Per l’azienda si è trattato di un semplice surriscaldamento dell’acqua del motore. Il disagio si somma comunque a una situazione generale del settore trasporti complicata, evidente ogni giorno sia nei mezzi pieni, sia nei mezzi che saltano.
«Ci sono indagini in corso alle quali noi non vogliamo sostituirci, ma chiediamo all’azienda che vengano mantenuti gli impegni presi e che non ci vadano di mezzo i lavoratori» ha detto Alberto Cancian dell’Usb (Unione dei sindacati di base) che giorni fa ha firmato con le altre sigle un documento. «Noi vogliamo ridare dignità ai lavoratori di questo settore e anche al servizio dei cittadini che ogni giorno vanno alle fermate e non sanno se troveranno le linee».
Il riferimento è soprattutto alle linee 7 (da Murano a San Marco, linea presa dai turisti che si riversano così negli altri battelli), 8 (dalla Giudecca al Lido, importante per chi vive nell’isola) e il 6 che funziona a fasce.
Quello che emerge è il doppio ruolo che aveva Seno sia come direttore della partecipata che come capo del personale, delega presa due anni fa quando se n’era andato via Alberto Papaccio. «Siamo sempre più preoccupati in primis per la sorte di questa azienda e poi per la tutela dei lavoratori» spiega Federica Vedova della Cgil Trasporti che annuncia uno sciopero nazionale per il 9 di settembre che sarà molto partecipato localmente.
«Se l’assessore Boraso non si è mai fatto vedere, se non rarissime volte e quindi ha esercitato poco il suo ruolo, Seno invece era parte attiva come direttore della partecipata e del personale, ruolo di dialogo che non ci si può improvvisare a fare». Ora la partecipata sta attraversando una fase molto critica.
Sul tavolo c’è il contratto nazionale del lavoro che va poi declinato con le contrattazioni a livello locale; le assunzioni del personale e altri argomenti che dovranno essere affrontati al più presto con un interlocutore. Chi sarà non è ancora chiaro, ma sempre di più il settore chiede chiarimenti.