Si allungano i tempi della riapertura della strada sul Fadalto. Resta inoltre l’incognita sull’individuazione dei 39 milioni necessari per costruire le gallerie paramassi in base al progetto predisposto da Anas che punta ai fondi regionali sul dissesto idrogeologico.
Continuano comunque «nel segno della collaborazione» – come fanno sapere dai piani alti di piazza del Popolo – le interlocuzioni tra l’amministrazione comunale, la Regione Veneto, Anas e Autostrade sulla questione Fadalto.
Ieri mattina, 25 luglio, si è svolto un nuovo incontro tecnico tra la vicepresidente della Regione Elisa De Berti, il sindaco Mirella Balliana, l’assessore all’ambiente Marco Dus, l’assessore agli affari legali Barbara De Nardi, i vertici di Autostrade per l’Italia e Anas. I rappresentanti di quest’ultima hanno riferito che il cantiere di rimozione della colata detritica procede «a ritmo serrato» favorito dalle buone condizioni meteo di questi giorni.
La data di fine lavori è prevista per fine agosto, ma resta l’incertezza sulla riapertura effettiva della statale legata al regime delle precipitazioni che spesso interessano la zona del Fadalto durante il mese di agosto. La previsione delle tre o quattro settimane di lavoro è dunque saltata: per Ferragosto la statale non sarà libera.
È tuttavia importante che la società Autostrade abbia confermato ieri la gratuità del pedaggio per chi entra ed esce dai due caselli a nord, al fine di mitigare i disagi legati al pendolarismo che i residenti della zona devono affrontare. Aspi ha pure confermato – fa sapere l’assessore De Nardi – che la procedura di attivazione della gratuità è stata standardizzata per cui, qualora dovessero verificarsi nuove improvvise colate, il sistema di pedaggio gratuito potrà essere riattivato agilmente.
Nonostante i tempi che si allungano, Dus ha dichiarato: «siamo molto soddisfatti di come stiano procedendo le relazioni tra gli Enti coinvolti nella gestione della questione frana: il sistema del pedaggio gratuito è stato concertato e messo in piedi in pochissimo tempo, grazie al lavoro congiunto delle parti coinvolte. Siamo soddisfatti anche dell’avanzamento dei lavori di rimozione, consci del fatto che la fine dei lavori dipenderà moltissimo dal meteo. Scongiuriamo ulteriori bombe d’acqua e confidiamo nel prosieguo del ritmo serrato del cantiere».
Per quanto riguarda invece la soluzione conclusiva, cioè la costruzione delle dighe paramassi, l’Anas ha il progetto pronto, da 39 milioni di euro, manca tuttavia dei fondi necessari. Si è fatta avanti anche con la Regione per verificare se ha disponibilità nei vari capitoli di spesa per le infrastrutture o contro il dissesto idrogeologico. Pare, però, che le risorse siano al lumicino.
Il presidente Luca Zaia ricorda in ogni caso che l’Alemagna è la principale, anzi l’unica strada statale che porta a Cortina, cioè alla sede delle Olimpiadi. Nella parte alte dell’Alemagna sono in corso lavori per più di 200 milioni e per altri 800 in progettazione.