La svolta “green” doveva finire sui giornali come una grande trovata del sindaco del Pd di Gallipoli, Stefano Minerva. Impazza invece sui social un video nel quale una lunga fila di auto insabbiate fa da sfondo a un campionario di urla, proteste e imprecazioni. Verde, ma di rabbia, è stata la prima giornata del dispositivo a tutta bici, a tutto walking, a tutta sabbia, filosofia anche apprezzabile ma che rende difficile, se non impossibile, il raggiungimento degli stabilimenti balneari. In più, quel divieto di avvicinamento alle spiagge in auto, non conosciuto o non compreso, è stato ignorato da molti automobilisti che hanno imboccato i vialetti dei lidi restando bloccati e insabbiati.
La strada parco rigorosamente ciclopedonale, che costeggia i lidi di Gallipoli, l’altro ieri ha vissuto la sua prima giornata campale: auto ferme e turisti in marcia costretti a percorrere chilometri a piedi per arrivare al mare. E molti di loro hanno rinunciato. “Domenica scorsa, 14 luglio, ho affittato solo 33 ombrelloni su 150 e non era mai accaduto – ha detto un titolare di un lido al Corriere della Sera edizione Bari – e con sei dipendenti, se continua così, non so come fare“. Il caos e la svolta green ha causato un calo di presenze allarmante, fino al 60-70%.
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