Pedaggi autostradali nelle casse dello Stato, dehors prorogati, sanzioni a taxi e ncc abusivi, contrasto al fenomeno shrinkflation. Queste sono alcune delle misure decise oggi dal consiglio dei Ministri con l’approvazione del ddl Concorrenza.
L’approvazione del ddl entro la fine del 2024 è strettamente legata al Pnrr per incassare la settima rata che vale 18,2 miliardi di euro. Si tratta del quarto disegno di legge annuale per il Mercato e la concorrenza, successivo a quelli del 2017, del 2022 e del 2023.
Per la prima volta una parte dei pedaggi autostradali andrà nelle casse dello Stato. Soldi quindi che non andranno più ai grandi gruppi concessionari, a cui sarà riconosciuto un canone per far fronte alle spese di manutenzione e dei lavori. Il contrario di quello accaduto fino ad ora. Il fine ultimo, come sottolineato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, è contribuire a creare opere pubbliche, limitare l’aumento dei costi delle tariffe autostradali e favorire gli investimenti. Queste misure non sono tanto gradite a Bruxelles. L’Unione europea aveva già storto il naso nei giorni precedenti, teme infatti che un provvedimento del genere possa pesare sui conti pubblici.
Tra le misure approvate, rientra anche il superamento del redditometro, ovvero il «grande fratello fiscale». Lo stop è stato accolto con grande entusiasmo da Salvini, che, a un post su X, ha affidato le sue prime parole: «Lasciamo lavorare gli italiani per bene, assicurando che ad essere individuati e puniti, senza sconti, siano coloro che non hanno mai dichiarato niente. Una misura di buonsenso, bene così!»· Grande soddisfazione da parte del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti anche per l’approvazione della delibera del ricorso contro l’Austria sul Brennero con l’obiettivo di «ridare certezza del diritto agli autotrasportatori europei».
Anche il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso è soddisfatto del risultato: «Siamo convinti sia necessario aumentare la competitività del nostro Paese, anche attraverso la concorrenza interna, e con l'approvazione del ddl Concorrenza compiamo un altro significativo passo nella giusta direzione, a supporto delle imprese e a tutela dei consumatori». Il via libera interessa infatti anche la proroga dei dehors, annunciata fino al 31 dicembre 2025. Fino a questa data sono prorogate le norme stabilite nel 2020. La misura, spiega il ministero delle Imprese e del made in Italy, prevede che a un anno dall’entrata in vigore della legge sia emanato un decreto legislativo con cui verranno stabilite la concessioni di spazi e aree di interesse pubblico. Per il settore dei trasporti non di linea, saranno applicate sanzioni a taxi e ncc abusivi. La mancata registrazione comporterà infatti misure che includono sospensione e persino revoca dal ruolo. Prevista anche la stretta per quanto riguarda la pratica di shrinkflation, che consiste nel ridurre la quantità di un prodotto mantenendo la stessa tipologia di confezionamento. Per arginare il fenomeno, sarà richiesta l’esposizione di una specifica etichetta per informare il consumatore.
Per quanto riguarda le assicurazioni, per favorire la mobilità della domanda nel settore assicurativo delle auto e aumentare la concorrenza, è vietato alle imprese assicuratrici di includere nei contratti delle clausole che impediscano all’assicurato di disinstallare le scatole nere e fornire dati critici alla nuova società assicurativa.
Infine, il ddl include facilitazioni per le startup innovative, consentendo la permanenza nel registro speciale fino a 84 mesi invece di 60, con l’aggiunta di parametri che saranno a vantaggio delle micro, piccole, medie imprese con maggiore potenzialità.