Sarà un’Italia a caccia di risultati importanti, quella della boxe che si ripresenta in ampie forze a Parigi 2024. Se a Tokyo, nel 2021, le presenze erano quattro, tutte femminili e con in testa il bronzo di Irma Testa, quest’anno, sotto la Tour Eiffel (anche se non precisamente lì in termini di disputa dei combattimenti), quest’anno sono 8, suddivise fra tre uomini e cinque donne.
In campo femminile, chiaramente, Irma Testa, nei 57 kg, è l’osservata speciale. Alla terza rassegna a cinque cerchi vuole il massimo risultato. Comincerà con la cinese Xu Zichun, Poi ci sarà la colombiana Valeria Arboleda e poi, potenzialmente, la filippina Nesthy Petecio che la batté in semifinale in Giappone. Oppure la francese Amina Zidani, bronzo iridato nel 2023 in cui proprio la campana trionfò. La kazaka Karima Ibragimova è dalla parte del tabellone dell’italiana, la bulgara Svetlana Staneva in quella opposta. In breve, dai quarti in poi sarà dura, ma il fatto è uno: sono le altre a dover pensare di trovarsi davanti la campionessa iridata in carica.
Nei fatti, la speranza maggiore di medaglia al femminile è lei. E lo si evince anche dall’andamento degli altri tabelloni. Ad esempio, per Alessia Mesiano c’è il grosso problema del secondo turno con la campionessa olimpica irlandese Kellie Harrington nei 60 kg. Nei 66 kg, invece, ad Angela Carini (66 kg) tocca subito la vicecampionessa mondiale del 2022 Imane Khelif. Dovesse riuscirle l’impresa, però, potrebbero aprirsi anche le porte di una semifinale che sarebbe complicata con la turca Busenaz Surmeneli.
E se per Sirine Charaabi (54 kg) tutto dipenderà dall’eventuale secondo turno di fuoco con la rumena Lacramioara Perijoc, è a Giordana Sorrentino (50 kg) che molti guardano per un secondo potenziale alloro, non si sa di quale metallo. E il tabellone è anche dalla sua parte, nel senso che potrebbe non avere ostacoli di grandissima levatura fino alla supersfida con la campionessa del mondo, la cinese Wu Yu. In sostanza, è da Sorrentino e Testa che possono veramente passare un paio di possibili medaglie.
In campo maschile, invece, tutti aspettano Aziz Abbes Mouhiidine nei 92 kg, che però si trova ad avere un esordio che forse peggiore non poteva essere, vale a dire con il bronzo mondiale del 2023 Lazizbek Mullojonov, uzbeko. Va però detto che sono gli altri, in questo caso, a temere l’azzurro, che questa volta non avrà (si spera) giudizi molto controversi a mettergli i bastoni tra le ruote come un anno fa. Successivamente ci sarà una strada, nel caso, che porterà fino a quello che potrebbe essere un altro ultimo atto con il cubano Julio Cesar La Cruz. Che, però, non è quello del passato.
In gara anche Diego Lenzi nei +92 kg, ma per lui non c’è tanta fortuna visto che pesca il numero 1 del seeding, l’americano Joshua Edwards, al netto del fatto che in caso di impresa gli basterebbe un’unica altra vittoria per accedere alla zona medaglie. Negli 80 kg, Salvatore Cavallaro è uno dei soli quattro costretto al turno preliminare, ma è chiuso al secondo turno dal cubano Arlen Lopez. In sostanza, se Lenzi può tentare (ma non è facile) un colpo di mano, la questione di Cavallaro è realmente proibitiva.