Mancata manutenzione, pericoli evidenziati e i controlli effettuati negli anni scorsi in vista del bando Restart Scampia. Su questi aspetti si concentra la prima fase delle indagini tecniche sul crollo del ballatoio alla Vela Celeste di Scampia, in cui sono morte 3 persone e sono rimaste ferite altre 12, tra cui 7 bambine. La Procura di Napoli (che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e crollo colposo) ha nominato il primo consulente di parte, che sta valutando la ricca documentazione acquisita dalla Polizia di Stato. Intanto gli agenti del commissariato di Scampia proseguono l’ascolto dei testimoni che hanno assistito alla tragedia. E che potrebbero aver avuto segnali del cedimento nei giorni precedenti. Secondo quanto emerge da un documento risalente al 2016, i rischi strutturali della Vela erano già stati evidenziati nel bando ‘Restart Scampia’. Nel testo si fa riferimento a “distacchi delle passerelle, con grave pericolo per i residenti”.
La Squadra Mobile, invece, si sta occupando di acquisire i documenti che potranno dire qualcosa in più sulla manutenzione del ballatoio del terzo piano. Quello che si è sfarinato drammaticamente lunedì sera alle 22,30 provocando il crollo dei due piani sottostanti. Strategici i controlli sulla staticità erano stati effettuati in vista del progetto Restart Scampia per svelare eventuali responsabilità su probabili mancate manutenzioni di quelle aree comuni tra i palazzoni dell’ecomostro di Scampia. Al momento, l’area del crollo resta sotto sequestro.
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, durante il punto con la stampa è intervenuto sull’occupazione dell’università e l’inizio dei corsi a settembre. “Non è tra le strutture che erano state messe a disposizione e anche su questo ragioneremo con tutti”, ha detto. “Il sindaco Manfredi mi dà contezza che i lavori negli alloggi che erano stati dichiarati non agibili sono iniziati. E che probabilmente le due settimane indicate slitteranno di qualche giorno, ma entro un tempo ragionevole gli alloggi potranno essere fruibili”.
Sull’agibilità degli alloggi di Bari ha ribadito: “Io mi affido ai tecnici. Se i tecnici dicono, assumendosene la responsabilità, che gli alloggi possono essere abitati, ritengo che siano alloggi in cui si può abitare. Se invece non è così, allora è doveroso inibire l’abitazione e trovare soluzioni alternative come abbiamo già fatto”. Il prefetto ha fatto poi un quadro degli sfollati: ospitati soprattutto dai parenti, 150 sostano invece nella sede di Scampia dell’Università Federico II di Napoli, a poca distanza dalla Vela Celeste. Circa 70, invece, passano la notte presso alcune associazioni.
Restano gravissime le due bimbe di 7 e 4 anni ferite nel crollo e ricoverate in Terapia intensiva. “Sono stazionarie nella gravità e rimangono in prognosi riservata”, recita il bollettino medico dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. È invece stata sottoposta a un intervento neurochirurgico la donna ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Napoli. L’operazione, riferiscono i medici, “è stata necessaria per la riduzione della pressione intracranica della donna che ha accusato un grave trauma alla testa a causa del crollo. Dopo l’intervento urgente di craniotomia, la donna, ancora in stato di sedazione, è stata riportata nel reparto di rianimazione. Il quadro clinico è estremamente complesso, in prognosi riservata”.
In serata è in programma una fiaccolata in omaggio della vittime dalla sede dell’Università Federico II con arrivo alla Vela Celeste. “Sarà un momento importante per il nostro popolo, un popolo che in questo momento sta soffrendo certo. Ma anche un popolo che con dignità da sempre resiste e si fa portavoce delle istanze dei suoi figli, tutti”.
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