Le temperature da record negli asili nido non creano solo disagi alle famiglie, ma anche malumori. Mentre ci si avvicina alla scadenza per pagare la retta del mese di giugno, Roberta Pravato, rappresentante dei genitori del nido Melograno di Zelarino, spiega come la richiesta delle famiglie sia quella di una riduzione del pagamento, considerando i disagi avuti il mese scorso. Tuttavia, alla mail mandata ai servizi educativi, le rispondono che, dal momento in cui il nido non è mai stato chiuso, da regolamento non sono previsti sconti sulla retta.
«È assurdo, perché il servizio è stato sì garantito, ma come? In che condizioni?» chiede Pravato, sottolineando che molti genitori hanno optato per andare a ritirare in anticipo i bambini, dal momento in cui nella sala della nanna «non si poteva respirare, prima che mettessero i pinguini».
Per le famiglie, la situazione va risolta una volta per tutte, «altrimenti saremo sempre punto e a capo, non solo al nido ma anche alla materna che è collegata alla struttura. Questi problemi non sono una novità, da anni andiamo avanti in questo modo» spiega, aggiungendo che, nelle scorse settimane, oltre al malore di un’educatrice si è registrato anche il colpo di calore di un bimbo. «E in inverno c’è il problema opposto, del freddo. L’anno scorso alcuni bambini sono stati mandati al nido con le tute da sci per i problemi legati al riscaldamento» fa notare, sottolineando l’urgenza di soluzioni definitive per ovviare ai problemi relativi alle temperature, alte o basse che siano.
