Monta la rabbia perché aumentano le difficoltà per i commercianti. Il cantiere di rifacimento del porfido in via Martiri rischia di diventare una polveriera. Kamil Wojtyna, titolare del bar La Bettola ha chiuso temporaneamente: «Il cantiere è iniziato lunedì e io martedì ho chiuso. Sono andato a lavorare da un amico per cercare di prendermi qualcosa e pagarmi l’affitto per la chiusura del locale. Mi sto informando con il mio legale per avere un risarcimento». Agguerrito, stanco, con poche speranze nelle tasche: Kamil Wojtyna ha perso due a zero contro il cantiere di via Martiri della Libertà perché con la gru installata in piazzetta Crispi è mancata l’assegnazione del plateatico.
Ci spiega mentre ci accompagna a vedere il suo locale: «Avevo il plateatico in via Indipendenza fino all’anno scorso, a sud della Loggia, poi mi è stato detto dalla sovrintendenza che dovevo spostarlo in via Crispi, a nord, dove c’è una gru installata da ben cinque anni che deve ancora deve essere tolta. Quando sono partiti i lavori in via Martiri della Libertà ho chiuso tutto. Lunedì sono iniziati e martedì ho deciso di chiudere il locale e di andare a lavorare come dipendente da un’altra parte per pagarmi le bollette e l’affitto».
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Kamil apre il telefono e prova a fare un bilancio approssimativo sulle perdite economiche dell’ultimo periodo: «La chiusura del locale ha avuto un impatto devastante sulle mie finanze, difficile quantificare le perdite economiche, non posso neanche dirti che ho perso il 15% o il 40% dell’incasso perché io con l’inizio del cantiere per il cambio del porfido ho letteralmente chiuso il locale per ridurre al minimo le perdite. E ricordiamoci che questo momento estivo per noi tutti commercianti di via Martiri era molto importante perché iniziavano le rassegne estive alla Loggia dei Cavalieri e noi fornivamo un servizio importantissimo per il pubblico che veniva ad assistere agli spettacoli».
La situazione di Kamil e del suo locale La Bettola non è isolata. Molti altri commercianti lungo via Martiri della Libertà stanno affrontando problemi simili, con il traffico pedonale ridotto al minimo e l’impossibilità di lavorare in condizioni adeguate. Wojtyna ha deciso di chiudere il bar altri stanno incrociando le dita sperando che il cantiere finisca in fretta, altri ancora hanno registrato una riduzione dell’incasso di circa il 70% e sperano di non dover chiudere.
Bisogna fare qualcosa. Lo suggerisce proprio Kamil: «A volte passo di qui e vedo che al lavoro ci sono solo tre operai. Se veramente vogliamo finire prima bisogna che le squadre aumentino non possono essere in tre a lavorare su un cantiere così importante all’interno del centro storico cittadino».
Un fiume in piena. Conclude Kamil: «Sto cercando di capire con il mio legale se ci sono gli estremi per chiedere qualche risarcimento. Perché io non mi arrendo anche se chiudo il locale e vado a lavorare per pagarmi le spese fisse, ma neanche restare sempre in un limbo senza sapere quando verrà rimossa la gru a nord della Loggia, non si sa se il cantiere resterà nei tempi, sempre e solo dubbi».
L’amministrazione comunale aveva garantito che il transito pedonale in via Martiri fosse sempre assicurato, compatibilmente con l’andamento dei lavori