Matteo Berrettini continua a non fermarsi: settimo match consecutivo vinto, e anche a Kitzbühel i quarti di finale sono cosa fatta. Sconfitto il numero 2 del tabellone, il cileno Alejandro Tabilo, per 7-6(5) 7-6(5). Un segnale importante contro uno dei giocatori rivelazione dell’anno, prossimo protagonista anche alle Olimpiadi. Per il romano, che assomma ora otto tie-break consecutivi vinti, ora c’è l’americano, entrato con wildcard, Nicolas Moreno de Alboran.
Dopo quattro game relativamente tranquilli per entrambi, è Berrettini il primo a portarsi in posizione favorevole sul 2-2 0-30. Il romano soprattutto sul 15-30 recrimina, ma subito dopo Tabilo mette insieme un paio d’ace scacciapensieri. Sul 3-4 è l’italiano ad andare due volte sotto di un quindici, ma tre ace e uno schema servizio-dritto sono la risposta a quanto fatto dal cileno pochi minuti prima. Il tie-break arriva senza particolari patemi (e anche velocemente, in meno di 40 minuti). Non molti gli scambi lunghi fino al 4-4, ma è uno che nemmeno comincia sul 4-4, con il doppio fallo di Tabilo, a dare il minibreak a Berrettini. Matteo ringrazia, non si fa ingannare da un nastro che gli accomoda la palla per un dropshot da sopra la rete, e sulla palla corta del cileno sul 6-4 gliene gioca un’altra imprendibile: 7-4.
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Nel secondo set l’azzurro gode di una fiducia nettamente maggiore rispetto al suo avversario. Risalito da uno 0-30 nel primo gioco, nel secondo si trova ad avere quattro palle break, di cui tre in fila, e la questione sta a metà tra quel che avrebbe potuto fare il romano e ciò che di buono riesce a fare Tabilo. Il sudamericano, però, dopo aver dovuto tenere ai vantaggi sul 2-1 per Berrettini, cede sul 3-2, dovendo arrendersi di fronte a quello che riesce a mettere insieme il dritto del capitolino quando viene lasciato libero di agire. Fino al 5-3 è (quasi) tutta sostanziale routine, ma proprio nelle vicinanze della conclusione arrivano i patemi: dritto appena largo, 15-40, due palle del controbreak, rovescio in rete e tutto riaperto. Cala un po’ la fiducia dell’italiano, ma c’è anche della sfortuna sul 5-5 30-30, con la corda che si rompe nello scambio. La successiva palla break, però, viene cancellata con uno scambio lungo e sofferto, e poi si arriva a un altro tie-break. L’equilibrio si spezza sul 3-2, con Tabilo che manda il rovescio appena largo. Tanto per cambiare, Berrettini viene aiutato dal nastro e piazza il dritto sulla riga per il 5-2. Uno dei due minibreak se ne va, ma non l’altro: sul 6-5, servizio che manda il cileno dall’altra parte della città e quarti raggiunti.
Ancora una volta le percentuali sulla prima del romano fanno semplicemente spavento: 62/77 di prime in campo (81%), 49/62 con i punti vinti (49/62). A quel punto è relativo anche il fatto che con la seconda vada meglio Tabilo (25/37, 68%, contro 8/15, 53%), visto che ne ha servite molte di più. Con 15 ace aggiunti al malloppo, Berrettini continua a correre eccome.