Questa mattina le autorità russe hanno riferito che un ordigno esplosivo installato all'interno di un'auto parcheggiata nel nord di Mosca è esploso provocando due feriti.
«È stato accertato che il 24 luglio, in uno dei parcheggi nel nord della capitale, un oggetto non identificato installato in un'auto è esploso, provocando il ferimento di due persone», ha scritto su Telegram il rappresentante del ministero degli Interni russo Irina Volk, citata da Ria Novosti. La Volk ha chiarito che i feriti sono stati portati in una struttura medica mentre la polizia sta indagando per stabilire tutte le circostanze della vicenda e arrestare le persone coinvolte. Chi c’era all’interno dell’auto? Secondo le prime ricostruzioni i passeggeri erano il quarantanovenne Andrei Torgashov, vice capo dell'ottantanovesimo centro di comunicazioni satellitari delle forze armate russe, e sua moglie Maya Torgashova.
Secondo la ricostruzione di Meduza che cita il canale Telegram di notizie Astra «nel momento in cui l'uomo stava salendo con la moglie in auto, una Toyota Land Cruiser, si sarebbe verificata l'esplosione. Il militare avrebbe perso l'uso delle gambe mentre la moglie è rimasta ferita al volto dalle schegge. Prima dell'arrivo dell'ambulanza i due sarebbero stati estratti dall'auto da alcuni passanti che hanno fornito loro i primi soccorsi». Chi è stato, gli ucraini oppure l’Isis Khorasan? Oppure come hanno scritto alcuni blogger russi la coppia potrebbe essere stata vittime di una vendetta per motivi privati? I coniugi Torgashov hanno recentemente vinto una causa contro degli immobiliaristi senza scrupoli dopo che hanno acquistato nella fase di costruzione un appartamento pagato circa 100.000 euro senza averlo mai ricevuto.
Allo stato non c’è nessuna rivendicazione tuttavia, quanto accaduto è un vero mistero perché Andrei Torgashov e sua moglie Maya si sono fatto vivi per dire che loro sono vivi e vegeti: « Mio marito è vivo, io sono viva. Capisci che stai chiamando adesso nel momento sbagliato, ho chiamate importanti. Non posso dire altro» ha affermato la donna ad un giornalista di Astra. Successivamente, all'agenzia Ria Novosti ha parlato il marito: «Naturalmente questo è un falso completo. Questa esplosione non ha nulla a che fare con me». Nell’ennesimo mistero russo l’unica cosa certa è che le autorità di mosca hanno comunque avviato un procedimento penale ai sensi degli articoli di tentato omicidio (articolo 30, articolo 105 del codice penale della Federazione Russa) e acquisizione illegale di armi da fuoco e munizioni (articolo 222 del codice penale della Federazione Russa).