TORREVECCHIA PIA
Sono 348 le firme raccolte per chiedere di non chiudere la filiale di via Milano di Banca Intesa Sanpaolo. Chiusura prevista per ottobre. La petizione, promossa da alcuni cittadini, è già stata inviata all’istituto di credito e in municipio. «Attendiamo un riscontro, auspicando che si tenga conto delle esigenze della cittadinanza – sottolinea il consigliere di minoranza Giovanni Greco –. Le intenzioni sembrano essere molto chiare ma speriamo in un ripensamento dell’istituto di credito. Ho sostenuto i cittadini che hanno promosso la petizione perché l’eliminazione di un servizio importante avrà conseguenze fortemente negative. Insistiamo nel chiedere che venga mantenuta la filiale».
I DISAGI
«La chiusura della banca metterebbe in forte difficoltà i cittadini , ma anche le attività commerciali e produttive – sottolineano i promotori della raccolta firme –. Verrebbe a mancare un servizio importante, determinando seri disagi soprattutto per le persone più anziane o per chi non è munito di auto. Sembra che gli intestatari dei conti correnti dovrebbero spostarsi fino a Sant’Angelo Lodigiano centro che, dal punto di vista logistico, è molto scomodo da raggiungere, forse c’è un solo bus al mattino».
«Tutto questo non è accettabile – aggiungono –, vengono penalizzati i correntisti e i cittadini. Non tutti possono effettuare le operazioni online. Peraltro vogliono eliminare anche il bancomat».
Il consigliere comunale di minoranza Luigi Esposito parla «di conseguenze molto gravi per gli abitanti di Torrevecchia». «Il Comune ha ricevuto una comunicazione informale da parte di Banca Intesa che ha annunciato la chiusura prevista all’interno di un piano di riduzione che riguarda le filiali poco operative – dice il sindaco Gerardo Manfredi –. Dopo l’incontro con la responsabile di zona, è stata formalizzata una proposta. Il Comune è disponibile a mettere a disposizione, gratuitamente, locali di proprietà dell’ente comunale per accogliere il bancomat. A questo punto ci auguriamo che a Torrevecchia possa esserci almeno uno sportello prelievi. Nel frattempo abbiamo contattato Poste Italiane per la collocazione di un postamat sul territorio».Stefania Prato