Sprint finale sugli ultimi 120 chilometri di pedalate da Ronda a Tarifa e, la mattina di mercoledì 24 luglio, il ciclista giramondo Mario Feltrin taglierà il traguardo del tour 2024 “North Kape-Tarifa” da un lato all’altro dell’Europa. «Siamo partiti in 35 da Capo Nord il 20 giugno».
Feltrin, 64 anni, fa i conti prima di tornare a Polcenigo e parcheggiare in garage la bici: una decina i concorrenti rimasti in gioco. «Dal Pico del Veleta a quota 3.388 metri sul livello del mare ho pensato che fosse l’immagine di una speciale sofferenza ciclistica – ha spiegato martedì 23 luglio al telefono –. Quella che appaga soltanto una volta terminata l’impresa e questa è stata davvero una grande sfida».
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14435516]]
Dalle nebbie e piogge della Scandinavia al caldo torrido della Spagna. «I 44 gradi della Spagna ti fanno bollire in sella – ha raccontato –. Ho le gambe piene di acido lattico ma resisto: ci alterniamo con l’amico medico svizzero Kurt Amiel e alla sera le cene prima di andare in branda sono un momento di relax».
La media di 250-270 chilometri al giorno è stata rispettata: su strade sterrate e con gli imprevisti della meccanica. «Sono anche caduto perché sul Pico del Veleta è come pedalare sulla massicciata della ferrovia – confessa Feltrin –. Una notte a Riga ho dormito su una panchina dell’autobus: non ho trovato altro di libero. Bagaglio al minimo e appena arriverò a Tarifa ho l’autobus che mi aspetta per il rientro in Italia».
La passione sportiva vince su tutto. «La bellezza dei panorami ti consola dei sacrifici – racconta prima dell’ultima tirata sui monti Andalusi –. Bella la Francia e siamo passati anche in Italia, nei dintorni di Aosta. La gente quando ci vede strabuzza gli occhi, poi tutti sono pronti a dare una mano quando c’è l’emergenza meccanica, per riparare il manubrio».
Il suo motto è inossidabile: «Corri quando puoi, cammina quando devi, striscia se serve, ma non mollare mai». Nel 2023 Feltrin ha pedalato sulla 45 South-West macinando la bellezza di 4.384 chilometri.