Un paziente asmatico di Treviso chiede all'Ulss 2 una visita pneumologica di controllo, stando all'impegnativa del medico di famiglia da fare entro 30 giorni. Ma gli propongono inizialmente il 12 agosto 2025 al Ca' Foncello, poi il 13 dicembre 2024 all'Oras di Motta di Livenza, quindi riprovando si libera una finestra e riesce ad avere un appuntamento nel breve, per martedì 31 luglio.
Date e tempistiche che riassumono, meglio di tante parole, il problema vero con cui sta facendo i conti l'azienda sanitaria trevigiana: la carenza di pneumologi.
Oggi sono 14 in servizio all'Ulss 2 contro i 23 previsti: un'assunzione si è concretizzata però negli ultimi giorni e altri quattro innesti (due a tempo determinato) si effettueranno entro dicembre. Cinque novità che dovrebbero modificare lo spartito.
«Cinque specialisti in più che ci aiuteranno a ridurre i tempi di attesa», spiega Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2, «purtroppo ce ne mancano comunque diversi e cerchiamo di fare il possibile, garantendo sempre le prime visite. Un po' di problemi, viceversa, li abbiamo nei controlli: se serve, mandiamo anche il paziente più lontano. Siamo in difficoltà: non si trovano pneumologi, è una specializzazione particolare. Anche nel privato fanno fatica».
Entrando più nel dettaglio, dal concorso Azienda Zero di inizio 2024 arriveranno tre specialisti. Un'assunzione è stata appena effettuata, un altro pneumologo arriverà in agosto, un altro ancora a dicembre. Nel mentre, l'azienda sanitaria guidata dal manager Benazzi ha deciso di aprire un avviso pubblico per contratti a tempo determinato: si dovrebbero aggiungere, con questa modalità, altri due pneumologi.
Cinque professionisti in più, nel complesso: un passo avanti, anche se il problema della carenza d'organico non si risolverà. Sì, la carenza di specialisti: pesante handicap con cui negli ultimi anni si stanno confrontando tutte le aziende sanitarie.
Ma torniamo al paziente: 60 anni compiuti, soffre di asma allergica da quando ne aveva 25.
«Sono sotto cura, l'asma è cronica», dice il paziente, mantenendo l'anonimato, «volevo fare un punto sui farmaci che sto assumendo. La prima risposta è stata: agosto 2025, troppo in là. Se non mi avessero dato l'appuntamento del 31 luglio, mi sarei rivolto di sicuro al privato. Capisco la carenza di specialisti, ma la mia visita di controllo è da fare entro 30 giorni e non potevo attendere fino all'anno prossimo».
Nel suo caso, si tratta di una visita pneumologica di controllo associata a spirometria. Dopo un po' di peripezie, è riuscito, grazie alla rinuncia o spostamento di qualche altro utente, ad avere un appuntamento a stretto giro di posta. Ma la sua vicenda è certamente emblematica.
«Per la carenza di pneumologi in tutta l'azienda vengono sempre garantite le prime visite, limitando lo spazio a disposizione per i controlli», precisa il direttore generale Benazzi. Nel frattempo, sul tema delle liste d'attesa, è stato inaugurato a Treviso a inizio settimana lo sportello "Diritto alle cure", promosso dal comitato per il diritto alla sanità pubblica della Marca Trevigiana. Un servizio, con sede al Binario 1 (aperto ogni lunedì dalle 8 alle 10), pensato per tutti i residenti che devono confrontarsi con le liste d'attesa.
I volontari del comitato, replicando un'analoga iniziativa nata un anno fa in Lombardia, assistono i pazienti che vorrebbero riprogrammare visite ed esami nel pubblico. Dando una mano nel reperimento di date più favorevoli.