LIGNANO. Dopo un’altra giornata di angoscia, martedì 23 luglio, la svolta nelle ricerche dell’uomo disperso in mare. Poco dopo le 20, a circa dieci chilometri dalla costa, è stato individuato un cadavere. La Guardia Costiera ha subito ipotizzato che potesse trattarsi di Loris Chittaro, l’imprenditore 63enne di Pagnacco che, dopo un tuffo dalla barca nella zona di Punta Faro, non era più riemerso.
Tale valutazione era stata fatta considerando sia il luogo del ritrovamento, sia il costume indossato: e la conferma è arrivata attorno alle 23 quando i familiari hanno identificato l’uomo nelle celle mortuarie di Latisana dov’era stata trasferita la salma dopo le operazioni di recupero.
È stato l’equipaggio di un peschereccio a notare il corpo e ad avvisare la Guardia costiera che da lunedì 22 luglio, dal pomeriggio, coordinava le ricerche con il supporto dei vigili del fuoco e della Guardia di finanza. Subito sono partite le attività di polizia giudiziaria volte a identificare con certezza il cadavere. Tutti gli accertamenti si sono svolti sotto il coordinamento del pm di turno della Procura di Udine.
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Sono stati immediatamente informati anche i familiari dell’imprenditore. L’avvistamento del corpo è stato fatto a circa cinque miglia dalla costa dal “Jonny Alberto”, un peschereccio che era diretto a Marano Lagunare. E, nel punto indicato, si è recato, per tutte le verifiche e per le operazioni di recupero, il battello B43 della Guardia Costiera. La salma, su disposizione del magistrato, è poi stata trasferita nelle celle mortuarie di Latisana dove nella notte si sono svolte le procedure di identificazione.
Per tutta la giornata di martedì 23 luglio Tatiana, la compagna di Loris Chittaro, era rimasta negli uffici della Capitaneria di porto di viale Italia per seguire in tempo reale le ricerche, nella speranza di ricevere buone notizie. Un’attesa difficile che ha condiviso con i familiari e gli amici più stretti, tra telefonate e richieste di aggiornamento alle autorità.
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L’uomo risultava disperso da lunedì 22 pomeriggio, da quando, dopo essersi tuffato in mare dall’imbarcazione in cui si trovava insieme alla compagna, non è più riemerso. Un tuffo prima dell’arrivo del maltempo. Nonostante questo il mare appariva ancora calmo.
Sono stati i collaboratori della società Security srl a riportare la compagna e la barca dell’imprenditore udinese a riva. La macchina dei soccorsi si è mossa tempestivamente e accanto al personale della Guardia costiera, della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco, ha visto impegnati pure gli assistenti ai bagnanti in servizio a Sabbiadoro.
Tra loro anche Alessandro Alimonta, a bordo di una moto d’acqua: «In meno di 10 minuti sono entrate in servizio le nostre moto con tre soccorritori, Luca, Nicola e io – racconta Alimonta – quando mi sono accorto che nell’imbarcazione c’era ancora la signora sono salito a bordo. Mi sono subito accertato che fisicamente stesse bene, misurandole la pressione. Mi ha raccontato di come avessero pranzato in un locale sulla spiaggia prima di salire in barca, verso le 15. Chittaro ha ancorato nel punto in cui abbiamo trovato la sua imbarcazione e, accortosi che stava per cambiare il tempo, ha scelto di tuffarsi, nonostante la compagna avesse provato a suggerirgli di rientrare in porto. Era un nuotatore esperto, non aveva paura dell’acqua – continua Alimonta – e si è tuffato da poppa, ma è stato portato via dalla corrente, sotto gli occhi della compagna».