TRIESTE “We want justice”, “We want justice” (noi vogliamo giustizia). La comunità del Bangladesh di Trieste si unisce alle proteste in corso in molti Stati del mondo contro l’attuale primo ministro, Sheikh Hasina, accusata di aver represso le rivolte studentesche scoppiate nel Paese sud-asiatico, provocando più di 100 morti. Dalle 17 di oggi, martedì 23 luglio, in piazza della Borsa risuonano le grida di un centinaio di manifestanti, stretti fra bandiere e striscioni.
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Fra di loro c’è Alam, residente a Trieste, che non ha più contatti con la sua famiglia in Bangladesh da alcuni giorni, a causa del blocco ai servizi internet e di telefonia mobile imposto dal governo. «Non sappiamo nulla di cosa succede in Bangladesh», spiegano i rappresentanti della comunità. «La risposta del governo alle rivolte studentesche è stata estremamente violenta e hanno reagito con brutalità, sparando sulla folla».
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