Una condanna anodina che sullo sfondo fa trasparire l’immagine secondo la quale il giornalista se l’è cercata… Il nostalgico di Mussolini La Russa si è ben guardato di attaccare i fascisti di CasaPound e si è messo ad offrire alibi.
“Sulla vicenda di questi giorni, ho una posizione di assoluta e totale condanna”, ha detto La Russa, in occasione della Cerimonia del Ventaglio.
Subito dopo, però, la condanna non è stata così assoluta. “Ci vuole un modo più attento di fare le incursioni legittime da parte dei giornalisti. La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista. Non sto giustificando niente. Non credo però che il giornalista passasse lì per caso, trovo più giusto se l’avesse detto. Ma questo non può giustificare minimamente l’azione violenta” ha dichiarato la seconda carica dello Stato.
Lo scioglimento di CasaPound
La Russa ha risposto anche a chi chiedeva del possibile scioglimento di CasaPound, l’organizzazione politica neofascista. “Ci sono una legge precisa e un percorso preciso. C’è un consigliere del Pd che ha fatto male a un consigliere della Lega. Non vorrei si chiedesse lo scioglimento del Pd. Per Casapound può esserci una valutazione, quando verrà fatta la leggerò”, ha detto il presidente del Senato.
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