La Juventus di Thiago Motta parte dalle certezze che, dopo le convocazioni per la tournée in Germania, sono diventate ancora più chiare e definite. Basta scorrere la lista per notare delle assenze illustri, senza considerare subito Danilo, Bremer e il neoacquisto Douglas Luiz, che godono di un supplemento di vacanze. E se anche Chiesa (per cui si valutano offerte) ha un permesso speciale per la luna di miele, o Szczcesny e McKennie possono ancora riposare dopo le fatiche con le rispettive nazionali (ma anche loro sono cedibili, con il portiere in trattativa con il Monza), un po’ diversa è la situazione per gli altri giocatori esclusi. Anzi, epurati.
Juventus, chi ha escluso Thiago Motta
Prima di tutto, i nomi: non rientrano nella lista Kostic, Milik, Rugani, Arthur, Huijsen e De Sciglio. I primi tre devono ancora recuperare da un infortunio ma sono considerati sacrificabili. Soprattutto Rugani, il cui agente ha parlato con il Bologna e parte molto indietro nelle gerarchie di Thiago Motta. È, di questi tre, l’unico ad avere qualche discorso veramente concreto, mentre Kostic e Milik vogliono comunque ancora giocarsi bene le loro possibilità con Motta. Potranno farlo una volta superati i rispettivi problemi: l’esterno ha subìto un trauma durante l’Europeo al ginocchio sinistro, con interessamento dei legamenti; l’attaccante è stato operato al menisco a inizio giugno. Entrambi stanno migliorando e presto torneranno a disposizione.
Calciomercato Juventus: la situazione su Arthur, Huijsen e De Sciglio
E gli altri? Nessun acciacco, nessun permesso. “Esclusione tecnica”, ha motivato il club ai tre giocatori. Che ora si alleneranno a Torino in attesa di capire quale sarà il loro futuro. Stupisce, e molto, la situazione di Huijsen (qui l’analisi de ilfattoquotidiano.it) che aspetta segnali dal Psg. Sorprende meno invece quella per il centrocampista e il difensore.
Arthur, rientrato dal prestito alla Fiorentina, sperava di poter avere una possibilità che però gli è stata negata. Bene a Firenze la scorsa stagione, meno bene l’anno prima a Liverpool, dove ha giocato sempre in prestito. Per lui ora si possono aprire più strade: il Como ha fatto un sondaggio, ma chiederebbe alla Juve un contributo importante per il pagamento dell’ingaggio; in Premier ci sono Leicester e soprattutto Everton. Il suo agente è al lavoro e vorrebbe risolvere quanto prima, per non far perdere tempo a un giocatore che a Torino non è mai emerso davvero.
L’ha fatto invece De Sciglio nei suoi tanti anni in bianconero (sei, se si esclude l’intermezzo in prestito al Lione nella stagione 2020/2021). Il classe ‘92 è legatissimo ad Allegri, che lo aveva voluto dopo averlo allenato al Milan e che lo ha sempre tenuto in considerazione. Ora che la situazione è cambiata torna riserva. O epurato. Termine tanto spiacevole quanto, purtroppo per lui, reale. Le prospettive? Al momento poche, nonostante gli agenti provino a proporlo all’estero: in Italia avrebbe un ingaggio troppo pesante da sostenere. Lo stesso motivo per cui la Juventus (oltre che per questioni tecniche) sta spingendo per lasciarlo partire.
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