Marcell Jacobs si presenterà a Parigi 2024 da Campione Olimpico dei 100 metri, dopo aver conquistato la medaglia d’oro nella gara regina dei Giochi tre anni fa a Tokyo. Il 1° agosto 2021 è entrato nella leggenda dello sport italiano, è il giorno in cui un uomo italiano riuscì a imporsi sul rettilineo di forza, trionfando nella disciplina più ancestrale e prestigiosa, imponendosi nell’evento clou dell’intera rassegna a cinque cerchi, quello seguito in ogni angolo del pianeta e che ricorda uno dei gesti più comuni alla nostra specie fin dalle origini.
Il Messia dell’atleta tricolore cercherà un nuovo guizzo nella capitale francese, consapevole che servirà davvero una magia per regalarsi un sogno vista la qualità di una concorrenza stellare. Il velocista lombardo riparte dal 9.92 corso a Turku il 18 giugno, un tempo che lo rende il tredicesimo uomo dell’anno: non è un’ottima base da cui lanciare la volata utile per salire sul podio a cinque cerchi, ma anche in Giappone era un outsider e poi mise tutte in ginocchio.
Marcell Jacobs ha cambiato allenatore ed è andato negli USA, ha cercato di lasciarsi alle spalle i problemi fisici, ha vinto gli Europei e poi ha piazzato la zampata cronometrica in Estonia. Il suo gesto va perfezionato: la partenza e il lanciato giusto devono essere messi insieme e ritrovati nella stessa gara per poter provare a sfidare alla pari una concorrenza che si preannuncia di livello eccelso, capace di timbrare tempi di lusso durante la stagione e che al momento sembra più accreditata rispetto al nostro portacolori.
Il giamaicano Kishane Thompson ha messo in chiaro le cose con il 9.77 dei suoi Trials a Kingston e potrebbe essere la grande rivelazione, anche se per esperienza il favorito della vigilia è lo statunitense Noah Lyles (9.81 per il Campione del Mondo). La Giamaica avrà a sua disposizione anche la carta Oblique Seville (9.82), mentre il keniano Ferdinand Omanyala (9.79) stecca spesso la grande occasione e quel tempo stato siglato in altura a Nairobi.
Altura anche per il 9.86 del sudafricano Benjamin Richardson, che ha già fatto capire che il crono di La Chaux-de-Fonds è stato quasi casuale. Fanno paura anche gli altri due americani Kenneth Bednarek (9.87) e Fred Kerley (9.88 per l’argento di Tokyo), attenzione al formidabile botswano Letsile Tebogo (9.88, già sul podio iridato a Budapest) e al sudafricano Akani Simbine (9.86).
1. Kishane Thompson (Giamaica) 9.77
2. Ferdinand Omanyala (Kenya) 9.79
3. Noah Lyles (USA) 9.81
4. Oblique Seville (Giamaica) 9.82
5. Christian Coleman (USA) 9.86, non parteciperà alle Olimpiadi
5. Benjamin Richardson (Sudafrica) 9.86
5. Akani Simbinee (Sudafrica) 9.86
8. Kenneth Bednarek (USA) 9.87
9. Fred Kerley (USA) 9.88
9. Letsile Tebogo (Botswana) 9.88
11. Shainer Reginfo Montoya (Cuba) 9.80, non parteciperà alle Olimpiadi
12. Emmanuel Matadi (Liberia) 9.91
13. Marcell Jacobs (Italia) 9.92
13. Ackeem Blake (Giamaica) 9.92