UDINE. Valutazione tecnica dei giocatori in ritiro e confronto diretto con la società per seguire le indicazioni di mercato, ma anche possesso palla, riconquista alta e attacco allo spazio dall’altra. È lavorando su questo doppio asse sinergico, cercando di conciliare il più possibile le esigenze tra scrivania e campo, che Kosta Runjaic sta cercando di plasmare l’Udinese bella e propositiva richiesta da Gino Pozzo, una squadra sulla quale il tecnico tedesco sta innestando i suoi principi di gioco, ben consapevole di poter perdere o trovare “pezzi” da un momento all’altro.
È questa la premessa con cui introdurre la lunga settimana in arrivo, quella che vedrà la squadra “darci dentro” a Bad Kleinkirchheim, dove è previsto un aumento dei carichi di lavoro senza alcuna amichevole infrasettimanale, in attesa di sfidare il Colonia sabato 27 luglio a St. Veit, e dove bisognerà anche fare molta attenzione alle porte girevoli dell’Hotel Pulverer.
È da lì, infatti, che oggi entreranno gli sloveni Jaka Bijol (arrivato ieri a Udine e atteso oggi in Austria) e Sandi Lovric, presentatosi già ieri sera in ritiro, due big con le valigie in mano stando alle attenzioni di mercato di cui sono fatti oggetto da giorni. Sono le stesse porte da cui, tuttavia, potrebbero uscire presto anche Lazar Samardzic e Matheus Martins, due talenti su cui molto probabilmente Runjaic non potrà contare in stagione.
Lunedì 22 luglio, infatti, è previsto un contatto tra il Milan e Udinese per parlare della cessione del mancino serbo, una trattativa che le società non hanno ancora instaurato, ma sulla quale c’è già stata un’anticipazione tra i rossoneri e l’entourage del giocatore, ovvero dal padre Mladen e dalla TDS, l’agenzia che cura la procura di Samardzic. Difficile prevedere il futuro, ma è certo che l’Udinese non farà sconti partendo dai 25 milioni richiesti.
Sono invece 10 i milioni che il Botafogo sembra intenzionato a pagare (in tre anni) per assicurarsi le prestazioni di Matheus Martins, il classe ’03 che Runjaic, tanto per tornare al concetto delle porte girevoli, ha avuto modo di allenare solo qualche seduta. L’attaccante brasiliano era uno degli “osservati speciali”, uno da valutare con attenzione, ma anche un uomo mercato per la società.
Alla lunga, quindi, l’ex Fluminense che Gino Pozzo aveva preso per l’Udinese, pagandolo 6 milioni, non è stato ritenuto maturo per l’esperienza italiana alla quale sembrava destinato dopo il prestito al Watford, dove non ha brillato particolarmente.
Ecco perché Martins non è stato convocato per il test di sabato col Wolsberger, dove l’Udinese in difesa ha giocato con Christian Kabasele nel ruolo di centrale di una linea a tre completata da Lautaro Giannetti e Joao Ferreira. Una linea che aspetta solo di essere smontata dal mercato, visto che il portoghese è dato in partenza come Kabasele su cui ieri lo Standard Liegi ha rilanciato l’offerta. Poco male, si dirà, pensando che lunedì 22 luglio Bijol ricomincerà a vestire il bianconero dopo l’Europeo con la nazionale.
Il punto è che per il centrale di Vuzenica c’è la fila, dal Bologna con cui l’Udinese dovrebbe avere un contatto in settimana, all’Atletico Madrid che ha chiesto notizie. Il tutto, mentre per Lovric insiste la Fiorentina.