Non ce l’ha fatta Rafael Nadal a conquistare il 93esimo titolo della sua carriera e il primo da giugno 2022: il 38enne di Manacor, reduce da una settimana incredibilmente faticosa e con 6 ore e 11 minuti spese in campo negli ultimi due giorni, non è riuscito a fare partita pari contro un fresco e in fiducia Nuno Borges. 6-3 6-2 il punteggio con cui, dopo 1 ora e 27 minuti, il portoghese ha conquistato il trofeo nell’ATP 250 di Bastad ed è diventato per la prima volta campione in un torneo del circuito maggiore. Un provato Nadal, nella cerimonia di premiazione, ha così commentato una sconfitta arrivata comunque al termine di una settimana per lui positiva.
“Prima di tutto volevo rivolgere i miei complimenti a Borges, che ha meritato il trofeo ed è stato il giocatore migliore di questa settimana – ha affermato l’ex numero 1 del mondo –. Io sono felice di questi dieci giorni passati qui: un posto bellissimo, ho giocato delle buone partite, alcune di queste anche molto lunghe. Oggi sicuramente non è stata la mia miglior giornata: è stata dura, ma ho fatto quel che potevo e dato quel che oggi era a mia disposizione. Grazie agli organizzatori di quest’evento: sono tornato qui 19 anni dopo il mio titolo, ritrovando un’atmosfera perfetta e un’organizzazione puntuale. Sono soddisfatto di questa settimana, ringrazio il mio team per il supporto e la mia famiglia: abbiamo passato momenti difficili negli ultimi due anni, ma la mia famiglia è sempre stata con me ogni giorno e mi ha supportato. Non smetterò mai di ringraziarli. Infine, è stato un privilegio giocare davanti a pubblico così speciale, che mi ha sempre sostenuto e dato fiducia. Non so se riuscirò a tornare a giocare l’anno prossimo, forse no, ma grazie a tutti“, ha concluso Nadal.
Poi è giunto anche il turno del campione: “Quello che ha detto Rafa mi ha emozionato – ha esordito Borges –. Non posso che unirmi anche io alle congratulazioni all’organizzazione di questo torneo. Sono molto orgoglioso di aver vinto questo trofeo e di essere un campione ora a livello ATP. Rafa, questo non è stato il tuo miglior match, ma tutti adorano vederti giocare. Per noi giocatori più giovani vederti competere è fonte di grande ispirazione visto tutti gli obiettivi che hai realizzato nella tua carriera, tutti i trofei che hai vinto. Grazie a tutto il mio team, anche coloro che non sono qui ora. Mi avete aiutato tantissimo ed è grazie al vostro lavoro che ho potuto vivere oggi una giornata così speciale. Obiettivi futuri? Ora mi godo il momento – ha proseguito il 27enne portoghese –, difficile parlarne tenendo in mano questo trofeo. Proveremo a cavalcare l’onda positiva, ma si sa che il tennis è uno sport matto”.
