Manca solo l’ultima conferenza dei servizi per poter aprire il cantiere al Polisportivo. Prossimo a partire. L’intervento di rifacimento delle tribune, interamente finanziato da fondi Pnrr per circa 10 milioni di euro, scatterà «i primi giorni di agosto», afferma l’assessore ai lavori pubblici Franco Roccon. «Il 3 luglio ci è arrivato il progetto esecutivo, per questa ragione non siamo ancora partiti con l’intervento. Ora manca una conferenza dei servizi, ma la cantierizzazione dovrebbe iniziare i primi giorni di agosto».
Significa che l’area delle tribune sarà delimitata, per consentirne l’abbattimento e la successiva ricostruzione. In piazzale della Resistenza ciò comporterà la riduzione del numero dei parcheggi a disposizione di residenti e delle numerose attività commerciali. «Servirà un’area di circa venti, trenta metri a partire dalla tribuna», precisa Roccon. Uno spazio che, diventando area di cantiere, sarà quindi sottratto alla sosta dei veicoli.
IL CANTIERE
Che ci sarebbe stato qualche disagio si sapeva, del resto l’intervento è consistente comportando l’abbattimento di un manufatto come le tribune. Il campo in erba sintetica Goal arena dovrebbe restare accessibile, attraverso un nuovo varco verso le scuole elementari di Quartier Cadore. Sarà invece chiuso per tutta la durata dei lavori il campetto da calcio realizzato dove un tempo c’era il campo da beach volley: anche questo sarà area di cantiere. Chiuso ovviamente, per tutta la durata dei lavori, l’anello che gira attorno alla pista di atletica, all’esterno delle reti che la delimitano.
IL PROGETTO
Una volta terminati i lavori, il Polisportivo avrà un aspetto più moderno e funzionale: la tribuna principale sarà interamente rifatta, sono previsti nuovi spogliatoi, sale conferenze, sale stampa e postazioni per le riprese televisive per farsi trovare pronti per un eventuale (e auspicabile) salto di categoria della Dolomiti Bellunesi. La tribuna secondaria anche sarà demolita, ad eccezione del tetto. Infine saranno installati i tornelli per l’accesso, e un sistema di videosorveglianza con telecamere.
DOLOMITI BELLUNESI
Le tempistiche ritardate di avvio del cantiere non creano chissà quali problemi alla Dolomiti Bellunesi, la società calcistica provinciale nata nel 2021 dalla fusione di Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre e che ambisce un giorno a disputare la serie C al Polisportivo. Il sodalizio presieduto da Paolo De Cian ha in gestione ben tre campi regolamentari - Feltre, Sedico e Rasai - per la serie D.
Campionato e Coppa Italia 2024-2025 e almeno metà della 2025-2026 verranno disputati allo Zugni Tauro di Feltre ed eventualmente anche sul sintetico di Sedico durante il periodo invernale. Peraltro la Dolomiti non gioca a Belluno ormai da inizio gennaio, perché il torneo 2023-2024 si era già messo in preventivo di svolgerlo “itinerante”.
«Le lungaggini burocratiche da fuori sono sempre difficili da comprendere, ma per chi è dentro sa che sono da mettere in preventivo». A sottolinearlo è Claudio Fant, consigliere della Dolomiti con in capo la delega all’impiantistica sportiva. «L’importante è cominciare i lavori, dopo di che noi avevamo già messo in conto almeno una stagione e mezza tra Feltre e Sedico. Nel frattempo, il progetto esecutivo è stato adeguato ad alcune indicazioni ricevute dalla Figc e riguardanti ad esempio alcune modifiche alla Tribuna Est dove andranno creati anche un ascensore e una rampa per le persone diversamente abili».
Il cantiere impedirà anche al Cavarzano di giocare al Polisportivo l’Eccellenza veneta. Lo stadio era stata la casa giallorossa da gennaio, complici i limiti strutturali di Camp de Nogher, e perciò il club di Claudio Sella dovrà andare a Sedico. D’altronde anche di recente il delegato provinciale Figc Orazio Zanin ha evidenziato in un report sui campi sportivi della provincia le carenze nel comune capoluogo, dove mancano sintetici regolamentari e molti impianti hanno spogliatoi piccoli (Cavarzano) e terreni in difficoltà (Castion). —
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