Ad Anacapri l’ora più bella è intorno alle 18, quando i raggi del sole si fanno meno cocenti e l’isola inizia a svuotarsi. Le folle di turisti giornalieri sono già sul molo in attesa dell’aliscafo che li riporterà a Napoli, i vacanzieri lasciano le spiagge e vanno a prepararsi per la sera, mentre i negozianti portano all’interno la merce esposta e iniziano ad abbassare le saracinesche. Le cicale cantano a squarciagola, un profumo di pino e gelsomino riempie l’aria, sospinto da una leggera brezza marina. La luce è morbida e avvolgente e quando ci si affaccia da uno dei punti panoramici in fondo a viale Axel Munthe si rimane sopraffatti da tanta bellezza. La vista sul golfo di Napoli è impagabile. Non è un caso, infatti, se quest’estate è proprio Capri la destinazione più ambita da chi decide di trascorrere le vacanze in Italia, la preferita dagli stranieri. Vip in primis, da Kim Kardashian a Madonna, passando per Gisele Bündchen, Jeff Bezos e l’emiro del Qatar al-Thani.
Non a caso, secondo le stime di Lybra Tech, sono l’84% dei turisti presenti e, di questi, il 31% sono americani che non badano a spese pur di godere appieno di quella “dolce vita” che si può vivere sull’isola. I dati di Global Blue li certificano come i più attivi nell’effettuare acquisti tax free nelle boutique di lusso dell’iconica via Camerelle, ma basta fare una passeggiata per le vie del centro per vedere con i propri occhi la facilità con cui strisciano le loro Amex per comprare quella borsetta griffata in rafia con scritto “Capri” o la camicia di seta con la stampa dei faraglioni. Alloggiano nei mega yacht ormeggiati ma anche in una delle tante ville da sogno a picco sul mare, come quelle messe in affitto da Italy Sotheby’s International Realty: si va dai 10.500,00-16.500,00 a settimana di Casa Thea, con terrazza che guarda dritto sui faraglioni; fino ai quasi 44mila euro per l’altissima stagione di Villa Luisella, una dimora immersa nel verde del suo parco privato composto da eclettici giardini, eleganti patii e scenografici terrazzamenti.
D’altra parte, questa è un’isola sospesa tra il mito e la realtà, e quando si ammira l’orizzonte dalla terrazza di punta Tragara al tramonto sembra facile credere che il canto delle Sirene abbia risuonato tra queste rocce, tentando Ulisse nel suo leggendario viaggio. Riecheggia ancora oggi nel suono delle onde che si infrangono sugli scogli, nel sussurro del vento tra le antiche rovine romane e nel richiamo delle insenature nascoste lungo la costa. Un canto antico che parla di storia, di natura incontaminata e di cultura. Proprio quel mix di elementi che sono ancora oggi l’anima di Villa San Michele, la sublime casa-museo di Axel Munthe. Un rifugio incantato, nato dalla passione e dalla visione di questo medico svedese dal cuore romantico, candidato al Nobel. Qui, tra colonne antiche e reperti romani, si respira l’essenza di un tempo passato, mentre lo sguardo si perde nell’infinito blu del mare, proprio dove puntano gli occhi dell’iconica sfinge posta a guardia di una delle terrazze. E allora chiudete gli occhi e immaginatevi lì, dentro l’antica cappella della Villa, ad ascoltare un concerto di musica barocca francese. Nell’ambito della rassegna concertistica “Un’estate per sognare”, è andata in scena un’esperienza musicale indimenticabile grazie ai talentuosi giovani musicisti svedesi Liam Byrne e Jonas Nordberg, maestri rispettivamente della viola da gamba e della tiorba, strumenti antichi e affascinanti.
La rassegna di Villa San Michele
Il programma della serata del 12 luglio era è ispirato alle “Règles de Composition” scritte nel 1692 da Marc-Antoine Charpentier per Philippe d’Orléans, in cui ogni tonalità musicale evocava specifiche emozioni: Do minore era “cupo e triste”, Re maggiore “allegro e molto combattivo” e Sol minore “serio e magnifico”. Byrne e Nordberg hanno sapientemente strutturato il concerto in “key suites”, eseguendo opere di Marin Marais, Robert de Visée, Mr. de Sainte-Colombe e arrangiamenti di canzoni di François Couperin, Michel Lambert e Jean-Philippe Rameau. Al calar del sole, le note melodiose e potenti di queste musiche antiche creavano un’atmosfera unica e suggestiva nella cappella della villa, riaperta per l’occasione dopo anni; grazie anche alla maestria di Nordberg e Byrne, definito dal New York Times come uno dei principali violisti della sua generazione, specialista del repertorio per viola e un innovatore che commissiona nuove composizioni e collabora con artisti del pop e della techno. Ma la rassegna prosegue con un calendario ricco di appuntamenti: pagine di Bellini, Mozart, Rossini e Puccini riempiranno il teatro en plein air venerdì 26 luglio grazie al soprano Johanna Wallroth, al mezzosoprano Rebecka Wallroth e dal pianista Magnus Svensson. Venerdì 2 agosto alle ore 20, torna per il primo recital pianistico l’acclamata Leonora Armellini che dedicherà la sua esibizione a Prokofiev e Chopin. Ultimo appuntamento della rassegna, venerdì 9 agosto alle ore 20, con il pianista italiano Vittorio Bresciani, dal programma interamente dedicato a Debussy.
Finita la stagione concertistica, dal 22 al 24 agosto, torna poi per il sesto anno “Il Salotto della Sfinge”. L’edizione 2024 sarà dedicato al tema dell’identità, con ospiti che, come un happening tra amici, racconteranno il loro lavoro, sveleranno i dietro le quinte, esaudiranno le curiosità del pubblico, condivideranno la loro esperienza. Perché Villa San Michele in un luogo dove il passato e il presente si incontrano in armonia, risvegliando lo spirito e incantando l’anima dei presenti. Tutto questo è merito della sovrintendente Kristina Kappelin, che da 15 anni gestisce con sapienza la Villa: “È bellissimo vedere come i nostri concerti attraggano sempre più pubblico. Abbiamo accolto più di 150 persone nei primi due eventi e di questo sono molto felice. Il concerto di venerdì è stata un’opportunità da non perdere, con musicisti di altissimo livello che suonano strumenti così rari. La scelta di riaprire la cappella, luogo intimo dall’acustica incredibile, mi sembrava ideale”, ci dice.
a-Ma-Re Capri: un sogno mediterraneo tra pizza d’autore e acque cristalline
Sulle terrazze a picco sul mare, a pochi passi dalla Grotta Azzurra, un nuovo sogno prende vita: a-Ma-Re Capri, l’osteria di mare e pizza d’autore firmata Franco Pepe. L’anima mediterranea si fonde con l’eleganza senza tempo di Capri, in un abbraccio di sapori autentici e design raffinato. L’architetto Antonio Girardi, ispirato dalla bellezza dell’isola, ha creato un ambiente chic ed elegante, dove i colori vibranti delle ceramiche di Vietri si intrecciano con la luce del sole e il verde lussureggiante della limonaia. Un’oasi di pace e gusto, dove ogni dettaglio è pensato per evocare l’artigianato e la tradizione campana.
“Con a-Ma-Re Capri volevo catturare l’essenza stessa dell’isola – racconta Girardi – un luogo dove il lusso si fonde con la semplicità, proprio come nella pizza d’autore di Franco Pepe, dove ingredienti semplici si trasformano in un’esperienza culinaria unica e indimenticabile”. Mangiare qui è davvero un’esperienza indimenticabile e quasi mistica: il profumo del mare, i colori vivaci degli arredi, la morbidezza dei tessuti pregiati, il sapore autentico della cucina napoletana e, naturalmente, la magia della pizza d’autore di Franco Pepe. Un viaggio nel cuore del Mediterraneo, dove ogni boccone è un’esplosione di gusto e ogni sguardo un’immersione nella bellezza.
L'articolo Capri è la meta più ambita dell’estate 2024: dai concerti al tramonto a Villa San Michele alla pizza gourmet a due passi dalla grotta Azzurra, la nostra guida proviene da Il Fatto Quotidiano.