Finalmente il calciomercato dell’Empoli sta entrando nel vivo, e lo fa affrontando due criticità fondamentali dall’inizio: il portiere e l’attacco. Negli ultimi giorni il reparto offensivo era in una fase di rifondazione totale, con soli tre giocatori rimasti in rosa. Nonostante il ritorno di Ekong, la promozione di Nabian e l’inserimento in prima squadra del talento Popov, era evidente la necessità di quantità e qualità per affrontare la Serie A con competitività. Si chiedevano dei rinforzi, elementi che potessero dare spessore a quel reparto, elementi che avessero determinazione e voglia di mettersi in gioco. La dirigenza azzurra ha ascoltato bene queste necessità, portando in azzurro due nomi promettenti: Sebastiano Esposito e Lorenzo Colombo. Entrambi i giocatori incarnano le caratteristiche di cui l’Empoli ha bisogno: voglia, fame e talento. Sebbene dovranno dimostrare il loro valore sul campo, le scelte dei due elementi sembrano promettenti e lasciano ben sperare per le alchimie d’attacco in vista delle stagione. L’opera di rafforzamento del reparto offensivo non si ferma qui. Il nome dell’honduregno Rivas è già sul tavolo delle trattative e ci si aspetta che altre sorprese interessanti arrivino nelle prossime settimane, completando un attacco che potrebbe essere più forte di quello passato.
Passando al ruolo di portiere, fondamentale per qualsiasi squadra, l’Empoli ha dovuto affrontare l’addio di Caprile, il quale ha lasciato un vuoto importante da colmare. Qui, non ne abbia a male nessuno, ci deve essere concesso qualche punto interrogativo sul come ci si è mossi (anche per tempi) e su una scelta che oggi appare una scommessa importante. La scelta di puntare su Vasquez, però, sebbene porti con se qualche legittimo dubbio, con il senno di poi potrebbe rivelarsi una mossa vincente. L’essere nell’orbita del Milan è certamente un segnale positivo, ma sarà il campo a decretare il successo di questa scommessa. Non ci saranno giudizi affrettati e premeditati. Vasquez sarà valutato attentamente giorno dopo giorno, nella speranza che si possa raccontare di un bel coniglio uscito dal cilindro. La sensazione ad oggi è che possa essere lui il titolare, ma il mercato potrebbe anche raccontarci altro di qui a fine agosto. Cosi come per il già citato Colombo, manca ancora l’ufficialità ma nel mercato azzurro c’è già dentro il ritorno di Mattia Viti. Il suo arrivo rappresenta il colpo emozionale del mercato fin qui. Viti torna dopo due anni per sostituire Sebastiano Luperto, il miglior giocatore della scorsa stagione, trasferitosi a Cagliari. Un compito arduo, ma la società ha dimostrato una visione chiara e lungimirante già a partire da giugno, come anticipato su queste pagine. Su chi sia Viti, e su quello che possa fare con la nostra maglia addosso, non ci sono dubbi.
La miccia è stata accesa, e Roberto Gemmi è al lavoro con grande dedizione per completare la costruzione della squadra. La dirigenza è in piena attività, determinata a realizzare un altro miracolo sportivo. Questo, lo diciamo fin da subito, varrà una Champions e non uno scudetto. Con i primi tasselli già al loro posto, l’Empoli sta gradualmente assemblando una squadra capace di affrontare le sfide della prossima stagione con rinnovata energia e ambizione per la salvezza. Quel sentore di scetticismo che aleggiava a pochi giorni dalla festa con la Roma, e che si è propagato per giorni, sta pian piano venendo meno. In questo un ruolo importante lo sta avendo anche l’effetto “stadio del futuro”, ma soprattutto c’è l’oggettiva consapevolezza di come la società, seppur tra non poche difficoltà, ancora una volta stia cercando di fare il massimo. Quel tanto che spesso all’Empoli riesce con poco.
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