Si dice sicuro che alla fine la vicenda della sua vicepresidenza nel gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo si chiarirà e che anche lì, come avvenuto in Italia, “la gente capirà” che lui non è “il mostro” che viene raccontato. Dunque, sebbene riconosca che la stampa avversa ha avuto un ruolo nell’europasticcio che lo ha interessato personalmente, il generale Roberto Vannacci rivolge un nuovo sentito ringraziamento a Repubblica, che lo ha bollato come “impresentabile anche per i patrioti”. “Continua a farmi una grande pubblicità e io di questo sono grato”, ha spiegato.
Intervistato per La Verità da Francesco Borgonovo, Vannacci ha sottolineato che proprio la testa “ha decretato il successo del mio libro e poi il mio successo personale e adesso continua a seguirmi, diciamo, nelle mie vicende politiche, e sono convinto che mi farà tantissima pubblicità e tantissime operazioni di marketing. Infatti – ha ricordato – l’ho anche ringraziata formalmente con una maglietta”.
Quanto a quello che è accaduto nel gruppo dei Patrioti, con le perplessità espresse dal Rassemblement national, socio di maggioranza, intorno alla sua vicepresidenza, Vannacci ha evocato quello che è successo lo scorso anno dopo la pubblicazione del primo articolo di Repubblica sul suo libro. “Sono stato descritto come il mostro di Firenze, l’omofobo, il razzista, il fascista, il negazionista e addirittura l’antisemita, anche se nel mio libro non c’era una parola sugli ebrei né sullo Stato di Israele. E quindi su molta stampa straniera probabilmente è successa la stessa cosa. Adesso la stampa di sinistra sta concentrandosi sul fatto che è nato questo nuovo gruppo attorno al quale bisogna stringere un cordone sanitario e che all’interno di questo gruppo c’è anche Vannacci, il male assoluto, il Grande Satana… Quindi è probabile che in alcune nazioni straniere si sia creato un po’ l’effetto Repubblica di un anno fa”, ha ragionato il generale.
Vannacci, però, si è anche detto “convinto che andrà a finire nello stesso modo: la gente capirà. Oltretutto il mio libro sta per essere pubblicato sia in francese sia in inglese, così anche all’estero ci sarà la possibilità di leggerlo e rendersi conto di che cosa io abbia scritto, al di là delle estrapolazioni, falsificazioni, decontestualizzazioni che sono state fatte. E tutto rientrerà nei termini”. Dunque, su questo fronte non nutre preoccupazioni, che invece ha nei confronti della riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione. Un surplus di riflessione Vannacci lo dedica poi al “cordone sanitario” intorno ai Patrioti.
“Hanno applicato una delle procedure meno democratiche al mondo, perché in tutti i Paesi democratici anche alle più bieche opposizioni è concesso avere funzioni rappresentative all’interno sia del Parlamento che delle commissioni, proprio perché il succo della democrazia è dare a tutti una rappresentazione in proporzione ai voti che hanno preso”, ha detto il generale, ricordando che “il gruppo dei Patrioti è il terzo più numeroso del Parlamento europeo e non ha avuto nessuno tra i vicepresidenti e nessuno tra i questori, proprio per una espressa volontà di emarginare, di ghettizzare”. “Come al solito – ha concluso Vannacci – quelli che dicono di lottare contro le discriminazioni sono i primi a discriminare”.
L'articolo Vannacci sfotte Repubblica: “Io impresentabile anche per i Patrioti? Tutta pubblicità, li ringrazio” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.