“Non c’è nessuno strappo, le forze politiche votano nel Parlamento europeo come ritengono più opportuno. Il governo italiano è coeso e compatto nel chiedere uno spazio importante per una nazione importante, fondatrice dell’Europa. Su questo mi sembra del tutto logico ci siano scelte che possono essere sul voto come su tanti altri voti che avverranno in futuro”. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine dell’Assemblea della Colditetti, commenta il bis di Ursula von der Leyen a capo della Commissione Ue e rispedisce al mittente il nuovo racconto della sinistra sul governo ‘lacerato’ e l’isolamento dell’Italia.
“Le dinamiche parlamentari in Europa – aggiunge – sono molto differenti da quelle nazionali e si è visto anche nei 5 anni precedenti. Così come la struttura politica Ue è differente e vede il peso delle nazioni computato per quello che valgono e l’Italia vale molto. L’Italia avrà uno spazio importante all’interno del quadro di gestione dell’Europa che non corrisponde in termini di assetti politici alle dinamiche nazionali”. Per Lollobrigida la strada sulle prossime nomine Ue non è in salita. Sarà Raffaele Fitto il nuovo commissario italiano? “Non posso che confermare quello che ha appena detto Tajani – conclude il ministro di FdI – Fitto sarebbe un ottimo commissario come è un ottimo ministro, ma è una decisione che spetterà alla presidente del Consiglio”.
Il ministro Tajani dal suo conto, sempre a margine dell’assemblea di Coldiretti, ribadisce che il voto differente su von der Leyen non avrà ripercussioni a Palazzo Chigi. “L’essere parti di famiglie europee diverse o aver votato diversamente non avrà alcuna ripercussione sulla stabilità del governo, sulla coalizione”. Il titolare della Farnesina spiega che ogni voto nelle istituzioni comunitarie corrisponde a una maggioranza diversificata: una in Consiglio, una per la presidenza del Parlamento, un’altra per i vicepresidenti del Parlamento.
Fitto, noblesse oblige, non si sbilancia. “Non sono abituato a ragionare né con i se né con i ma. Io oggi sono qui per parlare di Pnrr e il mio lavoro in questo periodo continua sulla base delle gravose deleghe che il presidente del Consiglio mi ha assegnato e sulle quali cerco di fare del mio meglio”. Così il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr. Quanto a un eventuale interesse dell’Italia per la nomina del commissario per il Mediterraneo Fitto ha detto “non spetta a me entrare nell’ambito delle deleghe europee”. Matteo Salvini fa sapere di aver sentito Giorgia Meloni dopo il no di FdI e Lega alla riconferma di Ursula von der Leyen. “Ci siamo messaggiati dopo il voto, siamo in totale sintonia”.
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