I tre principali quotidiani sportivi italiani si sono prodigati nel racconto – addirittura con pagine “esclusive” dedicate – della serata andata in scena mercoledì 17 luglio allo Stadio Meazza di Milano. Nessuno di loro, però, ha fatto un cenno alla situazione degli esuberi di Dazn, con la progressiva abolizione della figura del bordocampista in seguito a decisioni aziendali che mettono a rischio i futuro professionale di 14 giornalisti dipendenti sui 32 che compongono la redazione. Solo grandi elogi per quanto andato in scena a San Siro, foto dei volti noti che prenderanno parte alla prossima stagione di Serie A sulla piattaforma OTT e nessuna critica.
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Scorrendo lungo le pagine dei tre principali giornali sportivi italiani – Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport – ci siamo trovati di fronte solamente ad articoli dedicati alla celebrazione di quanto avvenuto ieri sera. Sono state riportate le dichiarazioni del CEO del gruppo Dazn – Shay Segev – e a quelle del CEO di Dazn Italia Stefano Azzi. Poi qualche dichiarazione sparsa di Diletta Leotta e Pierluigi Pardo, oltre alla presentazione di alcuni volti nuovi (Giusy Meloni, Bobo Vieri e Manuela Nicolosi) e di conferme come Giorgia Rossi. Stesso discorso per quel che riguarda le edizioni online, dove non viene fatta menzione né dello stato di agitazione proclamato dai giornalisti di Dazn, né della lettera di solidarietà della Federazione Nazionale Stampa Italiana ai colleghi “vittime” degli esuberi Dazn.
La Gazzetta dello Sport, addirittura, dedica un’intera paginata (pagina 13, prima della cronaca dei ritiri di molte squadre di Serie A) all’evento di San Siro, con foto ad accompagnare una narrazione a mo’ di panegirico dei piani per il futuro della piattaforma OTT e del calcio italiano.
Stesso discorso sull’edizione online del primo giornale sportivo italiano (per tiratura), dove non si trovano neanche articoli di critica all’ennesimo aumento dei prezzi degli abbonamenti alla piattaforma OTT. Quello annunciato – come avevamo puntualmente raccontato – intorno alla metà di maggio da Dazn. Lo stesso discorso vale anche per gli altri due quotidiani sportivi italiani, sia nella loro edizione cartacea sia in quella online. La vicenda che riguarda i 144 esuberi Dazn, la redazione dimezzata e la progressiva scomparsa del ruolo del bordocampista non trovano spazio tra le pagine di Corriere dello Sport e TuttoSport.
Ricordiamo che tra i doveri del giornalista, come scritto nel Testo Unico che regolamenta professione, c’è quello della solidarietà tra i colleghi, come scritto al comma “c” dell’articolo 2, quello dedicato alla sezione dei fondamenti deontologici:
«Il giornalista tutela la dignità del lavoro giornalistico e promuove la solidarietà fra colleghi attivandosi affinché la prestazione di ogni iscritto sia equamente retribuita».
Evidentemente, in questo caso ci si è “dimenticati” di far valere questo punto fondamentale dei doveri dei giornalisti. O c’è altro dietro? Diciamo che sondando lungo le pagine digitali del sito di Dazn, ci siamo trovati di fronte a un’offerta dedicata agli abbonati attraverso MondoDazn.
Dunque, chi ha un abbonamento Dazn può richiedere l’abbonamento all’edizione digitale della Gazzetta dello Sport senza ulteriori costi. Stesso discorso valeva anche per Corriere dello Sport e Tuttosport lo scorso anno, anche se per questa stagione non è stata ancora rinnovata l’offerta (ma ancora presente, con un link non valido, all’interno di MondoDazn). Sarà per questo che i tre principali quotidiani sportivi italiani si sono “dimenticati” di parlare degli esuberi Dazn?
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