Si chiude al secondo turno l’ATP 500 di Amburgo per Flavio Cobolli. Il giocatore romano viene fermato con il punteggio di 6-1 7-6(5) dal cinese Zhizhen Zhang, per il quale ora nei quarti di finale ci sarà la sfida a uno tra Alexander Zverev, che qui riveste il ruolo di padrone di casa, e il francese Hugo Gaston.
Non iniziano bene le cose per Cobolli, che cede la battuta a zero senza particolare margine per riuscire a trovarsi su un discorso di costanza di gioco. A dei punti spettacolari, infatti, si alternano errori davvero grossolani o comunque problematiche tattiche di fronte a uno Zhang che il suo lo fa senza troppi problemi. Il risultato è che, nel quinto gioco, arriva un altro servizio strappato a 30, ed è il sostanziale via libera per il cinese, che porta a compimento il parziale d’apertura semplicemente dominando.
C’è un tentativo di tenere tutto in piedi da parte del romano che gioca un secondo game del secondo set lottando e non poco. Gli errori, però, continuano a esserci e questa è la chiave con la quale Zhang porta a casa un altro break, un 2-0 che diventa 3-0. Sembra tutto praticamente perduto, e anzi l’asiatico ha anche una palla del 5-1, ma i passaggi a vuoto toccano anche a lui: sul 4-2, infatti, finisce per concedere tre palle a Cobolli per rientrare. La seconda è quella buona, 4-3. Senza particolari altri scossoni si arriva al tie-break, in cui l’italiano non riesce mai a trovare realmente la via del vantaggio. Anzi, è sempre Zhang che comanda, trovando anche dei punti di primissimo livello. Fino al 5-5, però, tutto è in equilibrio. Qui il romano sbaglia di dritto e, nel punto successivo, è sempre di dritto che il cinese va a rete per chiudere il match.
Nell’arco del match a rivelarsi davvero di rilievo è il 27/30 (90%) di punti con la prima vinto da Zhang, una percentuale enorme se comparata al pur valido 67% da parte di Cobolli. L’italiano, ora, andrà a Umago per poi passare dall’altra parte dell’oceano in quel di Washington, in attesa della chance di poter giocare a Montreal, dove potrebbe contare su alcuni ritiri dovuti a quelle Olimpiadi che lui non giocherà perché, da regolamento, non era tra i primi 4 azzurri al momento della chiusura dell’entry list.