Il Sitting Volley apparve per la prima volta alle Paralimpiadi di Toronto 1976 come sport dimostrativo nelle competizioni maschili. Fu creato negli anni Cinquanta a scopo riabilitativo, ma si evolse in fretta come disciplina sportiva vera e propria.
A oggi l’Italia non è ancora riuscita a vincere una medaglia paralimpica, sebbene la Nazionale femminile è riuscita a ottenere la prima partecipazione storica partecipazione ai Giochi in occasione delle Paralimpiadi di Tokyo 2021.
All’interno di questa guida scopriamo brevemente la sua storia, quali sono le edizioni dei Giochi paralimpici nei quali è apparsa e quali sono le nazioni che sono riuscite a conquistare almeno una medaglia durante le gare paralimpiche.
Il Sitting Volley nasce nel 1956 in Olanda, dove venne creato come strumento riabilitativo da Tammo Van der Scheer e Anton Albers, che unirono pallavolo e Stizball. Parallelamente in Inghilterra venne sviluppato lo Standing Volley, una versione della pallavolo per persone con amputazione.
Entrambe le discipline debuttarono alle Paralimpiadi di Toronto 1976, solo per tornei maschili, come sport dimostrativo. Poi divennero sport da medaglie alle Paralimpiadi di Arnhem 1980, fino ai Giochi paralimpici di Sydney 2000, l’ultima presenza ufficiale dello Standing Volley nella kermesse internazionale.
Di seguito le classificazioni funzionali del Sitting Volley:
Di seguito l’albo d’oro del medagliere del sitting volley maschile alle Paralimpiadi:
Di seguito l’albo d’oro delle medaglie del sitting volley femminile alle Paralimpiadi:
Di seguito l’albo d’oro complessivo delle medaglie del sitting volley alle Paralimpiadi:
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