UDINE. Orsaria è piombata nel silenzio lunedì 15 luglio. Interrotto dal suono dei messaggi e delle telefonate di chi sperava fino alla fine che la notizia della morte di Claudio Tomat ed Erica Cantarutti non fosse vera. Ma così non è stato. Ed è un dolore forte, intenso, straziante quello degli amici e dei vicini di casa.
Il pensiero che corre là a centinaia di chilometri dove si è fermata la vita della coppia e che poi torna qui, a casa, ai due figli. Da quando le autorità bulgare hanno comunicato al Comune di Premariacco la scomparsa di marito e moglie in un incidente stradale, in poche ore dunque la tragica notizia ha raggiunto familiari, amici, e colleghi che ne sono rimasti sconvolti.
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«Abbiamo trascorso praticamente tutta la vita l’uno accanto all’altro – Davide Bon, suo migliore amico (oltre che collega) e testimone di nozze – fin da ragazzini. Abbiamo trovato moglie insieme e ci siamo sposati insieme, nel senso che noi abbiamo fatto da testimoni a loro che si sono sposati il 22 giugno del 2002 e viceversa. Io e Claudio abitavamo a Cividale, in via IV novembre, ci chiamavano, assieme ad altri, “Chei di Sucula” perché è proprio in quella zona Zuccola, in Borgo San Domenico, che ci ritrovavamo con i nostri motorini».
«Era una persona splendida – prosegue –, amava viaggiare in moto e, in questo settore, era esperto, preparato e attrezzato, tanto che aveva già fatto lunghi viaggi. Non molto tempo fa, per esempio, era andato fino a Capo Nord per vedere l’aurora boreale. Ora cercheremo anche di capire che cosa può essere accaduto in Bulgaria e quali sono state le cause dell’incidente. In questo momento non riesco a rendermi conto di ciò che è successo, vorrei svegliarmi e scoprire che si tratta solo di un brutto sogno».
«Eravamo insieme in ufficio – racconta Gianfranco Marconi, corresponsabile, assieme a Tomat, del Centro ricerche Danieli –, abbiamo vissuto insieme per anni. Era bello arrivare la mattina e trovarsi, perché era una persona fantastica con cui lavorare. Lui era un dirigente serio e preparato, un padre di famiglia, molto attaccato alla moglie e ai figli. Di Claudio si possono dire solo le cose migliori del mondo. Siamo a dir poco sconvolti qui in ufficio, questa tragedia ci ha colpito nel profondo. Questo viaggio lo stava preparando da tanto tempo. Ne parlavamo spesso e ne aveva fatti altri così. Era prudente e attento. Non sappiamo bene cosa sia successo».
Claudio e Erica vivevano in un corte a Orsaria in cui risiede anche Anna Cantarutti, cugina di secondo grado della 47enne. «Erano partiti sabato in moto – racconta –. Quando ho ricevuto la telefonata in cui mi comunicavano che erano morti in un incidente non riuscivo a credere che non li avrei più rivisti. Erano bravi, si davano sempre da fare, Claudio poi aveva le mani d’oro, aggiustava tutto. Ho visto crescere i loro ragazzi e il mio pensiero ora va a loro, è un dolore fortissimo».
Un dolore che è quello di un intero paese. E che accomuna tutti quelli che li conoscevano. «Sono sconvolto per l’incidente in cui hanno perso la vita Claudio ed Erica – riferisce il dottor Espedito Rapani che ha uno studio dentistico a Cividale da 40 anni – miei pazienti da moltissimo tempo. Con Erica mi sono anche confrontato durante il periodo in cui lavorava allo studio Stedile De Marco ed era una persona precisa, educata e sempre disponibile con tutti. Ricordo che mi è sempre rimasto impresso quanto Erica seguisse i suoi adorati figli e quanto fosse presente e attenta nella loro vita».
«Ogni volta che dovevano venire in studio – prosegue Rapani –, anche adesso che erano più grandi, se non riusciva ad accompagnarli lei e delegava la madre, comunque veniva a riprenderli per informarsi se c’erano degli interventi da fare. Lei e Claudio erano due persone appassionate di viaggi, davvero due bravi genitori che continueranno a proteggere i loro ragazzi da lassù».
La comunità di Premariacco si è chiusa in un doloroso silenzio. In segno di rispetto per le famiglie, la festa dei vincitori della 40esima edizione del torneo dei borghi, che era in programma venerdì sera, è stata annullata.
