UDINE. Stava passeggiando al parco Moretti quando è stato avvicinato da due sconosciuti che lo hanno rapinato. Dopo averlo minacciato con un coltello, i due uomini gli hanno portato via il telefono cellulare. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di domenica 14 luglio.
La vittima, un uomo di 25 anni residente a Pagnacco, ha denunciato il fatto ai carabinieri, che ora sono impegnati nella ricostruzione dell’accaduto. Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dalle telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private, installate in tutta la zona.
Secondo quanto riportato dalla vittima della rapina ai militari dell’Arma, i due malviventi, dopo averlo intimidito utilizzando un coltello, l’hanno costretto a consegnare il proprio cellulare. Poi i due si sono rapidamente dileguati nel buio senza lasciare alcuna traccia.
Il venticinquenne friulano si è subito recato alla caserma dei carabinieri per denunciare l’accaduto.
Solo qualche giorno fa, sempre al parco Moretti, erano state rubate due macchine fotografiche, una Fujifilm X-T30 con obiettivo grigio chiaro 50-230 mm F4.5 e una Nikon D5300con obiettivo 18-200 mm F3.5 per un valore complessivo di circa 2.400 euro, a una ventiquattrenne udinese.
La donna aveva lasciato l’attrezzatura fotografica sulla cassa di fianco ai tecnici. Il furto era stato messo a segno sabato sera, in chiusura del festival Fomo. La ventiquattrenne friulana ha sporto denuncia ai carabinieri, che, anche in questo caso, stanno svolgendo indagini. È probabile che le due macchine fotografiche siano già finite in vendita online, su qualche marketplace come Subito, Amazon o Ebay. Non sono strumenti di facile utilizzo ed è dunque verosimile che chi le ha rubate le abbia già messe in vendita.
L’amministrazione comunale è impegnata in questi mesi a ravvivare parchi pubblici e giardini, organizzando iniziative e occasioni di incontro anche in quelli che, nel recente passato, sono stati al centro di episodi di cronaca. A partire proprio dal parco Moretti. Se la comunità cittadina vive con costanza un luogo, l’idea dell’amministrazione comunale, è molto poco probabile che quel luogo possa essere eletto a palco prediletto dai malintenzionati, che possa diventare luogo di spaccio, ribalta di rissosi nei pressi di guai.