GORIZIA Prosegue per la giornata di martedì anche nell’Isontino l’allerta caldo diramata da Arpa Fvg sulla base del Piano operativo regionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. La giornata di lunedì ha registrato diversi malori soprattutto tra i bambini, ma hanno dovuto rivolgersi ai sanitari anche gli anziani. Non sono immuni al caldo neppure le persone che non fanno parte delle categorie a rischio, in particolare quelle che devono rimanere in ambienti estremi e rischiano la disidratazione. Lo sa bene quell’operaio che, al termine del turno di lavoro, una volta tornato a casa, si è sentito male e ha dovuto chiamare il Nue112.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14477199]]
Per la giornata di martedì l’Indice Thom (ovvero l’indice di disagio che esprime in un singolo valore l’effetto di temperatura e umidità sulla sensazione di caldo e di disagio percepito dal corpo umano) è di Livello 2 (arancio) per le zone di collina e di pianura e di Livello 3 (rosso) per la costa occidentale della regione.
Arpa in una nota ha aggiunto: «È probabile un’estensione dell’area di forte disagio per gran parte delle zone della regione per mercoledì 17 e giovedì 18 luglio. I valori delle temperature massime attesi in pianura sono fra 35 °C e 38 °C e solo poco inferiori sulla costa».
Secondo le previsioni l’ondata di calore non si esaurirà prima della giornata di venerdì.
Con i bambini e gli anziani sono considerate categorie a rischio le donne in gravidanza e le persone cardiopatiche, ma, come già evidenziato, le condizioni di emergenza legate al caldo possono avere effetti negativi anche sulla salute delle persone sane e attive e non solo per i gruppi di persone a rischio perché, tanto più prolungata è l’ondata di calore, maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.
I consigli restano quelli di sempre: bere spesso, anche se non si ha sete (almeno 1,5 litri di acqua al giorno evitando le bevande zuccherate e l’alcol) ;
indossare vestiti leggeri, ampi e preferibilmente di fibre naturali come il cotone;
uscire di casa solo se necessario e, se possibile, farlo nelle ore meno calde della giornata;
fare pasti leggeri a base di frutta, verdure e cibi freschi, evitando di usare il forno e altri elettrodomestici che producono calore come phon e ferro da stiro.
È inoltre consigliabile fare docce con acqua tiepida per evitare bruschi sbalzi di temperatura, rinfrescare la casa nelle ore serali o al mattino presto per permettere il ricambio d’aria e soprattutto non lasciare mai, nemmeno per periodi brevi, persone o animali in macchine parcheggiate al sole.
Con il caldo arriva anche l’ozono e anche in questo caso è bene prestare attenzione e prendere alcuni semplici accorgimenti. Il centro di calcolo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, in applicazione del Piano di azione comunale per il contenimento degli episodi acuti di inquinamento atmosferico, ha comunicato all’amministrazione municipale di Gorizia la previsione di superamento della soglia di informazione per l’ozono nella giornata di martedì.
«L’ozono - ha ricordato quindi il Comune in una nota - è un inquinante tipicamente estivo che si forma direttamente in atmosfera a seguito di complesse relazioni chimiche che coinvolgono, in presenza di forte irraggiamento solare, sia sostanze rilasciate in atmosfera dalle attività antropiche (trasporti, attività produttive, verniciature, eccetera) che da sorgenti naturali (composti volatili rilasciati dalle foreste). L’ozono è una sostanza fortemente reattiva e alte concentrazioni di questo inquinante possono provocare irritazione alle mucose, bruciore agli occhi e problemi alla respirazione».
Anche se ridurre le concentrazioni di questo inquinante è molto difficile, è invece relativamente facile difendersi dagli effetti dell’ozono. Bastano semplici accorgimenti. La soglia di riferimento di cui si prevede il superamento è 120 microgrammi per metro cubo. «Per la concentrazione indicata - prosegue la nota del Comune -, è opportuno per tutti e, in particolare, per i gruppi a rischio (asmatici e persone con patologie polmonari e cardiologiche) di adottare comportamenti atti a ridurre l’esposizione da ozono: per esempio ventilare gli ambienti domestici nelle ore più fresche della giornata o svolgere i lavori più pesanti o le attività sportive nelle prime ore della giornata o in serata».
RIPRODUZIONE RISERVATA
