Un debutto convincente a metà per l’Italia Under 20 di Paolo Galbiati agli Europei di basket di categoria di Gydnia, in Polonia. Gli azzurrini debuttano con un successo nella competizione, battendo per 71-59 la Repubblica Ceca, evidenziando parecchi problemi dal punto di vista offensivo nel secondo tempo, segnando soltanto 27 punti in venti minuti, frutto anche delle brutte percentuali da tre punti (7/30 contro la zona avversaria) e ai liberi (20/32). Miglior realizzatore della partita Filippo Gallo con 20 punti e 4/7 da tre.
Gli azzurrini provano subito la fuga sospinti da Filippo Gallo: il playmaker è il leader incontrastato dell’attacco, segnando da solo i primi undici punti della competizione, seguiti dall’appoggio di Maretto per il 6-13 al 4′. La Repubblica Ceca prova a rimanere a galla con due triple di Necas, ma l’Italia diventa padrona del campo: nei secondi cinque minuti mette a segno un parziale pazzesco di 16-2, la penetrazione di Faggian a 4” dalla sirena firma il 14-30 del 10′.
I cechi provano a rientrare in partita, break di 6-0 con Stranel e Necas per il 20-30 del 13′. Ci pensano due triple di Innocenti dall’angolo a ridare un po’ di respiro agli azzurrini (24-39 al 17′), che tendono però a litigare un po’ troppo con il canestro leggendo male la difesa a zona avversaria. La Repubblica Ceca si riavvicina anche fino al -9 con Mrazek e Svoboda, ma ci pensano i liberi di Salvioni e l’appoggio di Maretto a scrivere il 31-44 dell’intervallo lungo.
Nel terzo parziale torna protagonista Gallo: sei punti in fila concedono agli azzurrini il massimo vantaggio di +17 al 23′ (35-52), ma l’attacco italiano inizia piano piano a incepparsi, insistendo sempre di più con il tiro da fuori che concede la Repubblica Ceca e sbagliando qualche libero di troppo. I cechi piano piano, riescono quantomeno a tornare fino al -13 del 30′ sul 44-57.
La partenza sprint dei cechi con Ivanek e Stranel permette loro di toccare la singola cifra di svantaggio dopo tempo immemore (48-57 al 32′). L’Italia fa fatica, tantissima fatica a trovare il canestro, tanto che ci vogliono tre minuti e mezzo per muovere il punteggio con il libero di Ferrari, ma la fortuna è che anche dall’altra parte la Repubblica Ceca non sia offensivamente irreprensibile. La tripla di Lukes sigla il -7 al 36′ (55-62), ma ci pensa Faggian con due canestri di fila a ridare respiro agli azzurrini sul +11 al 38′, riuscendo definitivamente a chiudere la partita, mettendo il tappo al canestro per oltre due minuti.