foto da Quotidiani locali
Le scuole paritarie di Mira all’avanguardia a livello nazionale sul fronte dell’apporto tecnologico. Un risultato che inorgoglisce il sindaco di Mira Marco Dori: «C’è un grande impegno di questi istituti scolastici miresi verso l’innovazione tecnologica e sociale».
Sugli scudi la scuola per l’infanzia paritaria San Pio X che si trova a Mira Taglio accanto alla chiesa di San Nicolò che contempla due ore di lingua inglese ogni giorno. Ottimi risultati anche per la San Domenico Savio di Oriago, la quale vedrà entrare la robotica nelle aule. «Sono fiero che progetti di questo genere abbiano luogo nel territorio comunale», aggiunge il primo cittadino.
Nel dettaglio i progetti previsti sono davvero innovativi. All’asilo le ore di inglese settimanali per i piccoli saranno ben dieci, cioè di fatto due al giorno.
I bambini fanno così un’ora e mezza al giorno in cui useranno solo la lingua inglese. Per un’altra mezz’ora poi tutti insieme divisi per gruppi, parleranno sempre utilizzando l’inglese. Sempre sulle lingue straniere abbinato però alla tecnologia è il programma didattico previsto per l’anno scolastico 2024 /2025 alla media San Domenico Savio.
In questa scuola l’introduzione della tecnologia è da anni un punto forza dell’offerta formativa. Il prossimo anno però il programma, fa sapere fra gli insegnanti la professoressa Evelin Marin, insieme all’utilizzo degli strumenti tecnologici si arricchirà con la novità della education outdoor cioè educazione all’aperto.
«Questo tipo di educazione permetterà di fruire sia degli spazi aperti ma soprattutto di accedere ad un nuovo modo di apprendere che, da studi fatti ad hoc, si rivela assai più fruttuoso in termini di risultati di quello tradizionale all’interno delle aule. Non verrà certo abbandonato l’uso della scrittura tradizionale quello per intenderci con la penna stilografica o la penna a sfera. Non verranno poi abbandonati certamente nelle scuole paritarie elementari lo studio sui libri di carta». «Insomma», conclude il sindaco di Mira Marco Dori, «un buon esempio di didattica che coniuga modernità e tradizione».
