Generali convention center (Gcct), la società convegni & fiere controllata dal gruppo assicurativo e operante in Porto vecchio, è intenzionata ad “annettersi” anche il Magazzino 27 bis, situato proprio alle spalle del “27” e davanti al vecchio deposito delle locomotive. Il presidente Roberto Morelli lo aveva preannunciato nel novembre dello scorso anno, poi tra un’iniziativa e l’altra l’argomento sembrava essersi nascosto al grande pubblico, per poi risbucare fuori adesso prepotentemente.
Il “27” è un edificio che è stato salvato dalla Soprintendenza dopo un appello di Italia nostra: doveva diventare un parcheggio ma l’idea della sosta si era arenata. Si estende su una superficie di 1.700 metri quadrati, ricca di colonne, per cui ha un aspetto piuttosto particolare e, ai giorni nostri, di non facile interpretazione operativa. Alcuni giorni fa Gcc si è affidata allo studio Cervesi, commissionando un progetto preliminare per capire cosa realisticamente si può fare e a quale prezzo. Il risultato è atteso nel giro di qualche settimana. A titolo del tutto indicativo, è ipotizzabile un investimento che, in forbice larga, andrebbe dai 3 ai 6 milioni.
Morelli ha in mente la realizzazione di 4 sale modulabili e un collegamento tra il “27” e il “27 bis”. La ragione è presto detta: ora il centro, dopo una partenza resa faticosissima dall’infuriare pandemico, sta funzionando in maniera soddisfacente, con numeri importanti che saranno esaminati mercoledì prossimo dal consiglio di amministrazione.
Il presidente riferisce che ottobre è tutto pieno e che novembre si avvicina a esserlo, a molte richieste si deve rispondere “no”. Addirittura la primavera 2025 - ricordiamo la forte stagionalità di queste attività, in prevalenza autunnali e primaverili - comincia già ora a essere impegnata. La struttura viaggia bene sul piano convegnistico, ha ancora margine di crescita in ambito fieristico, dove servirebbe maggiore spazio.
Quindi si pone una seria esigenza di espandersi e, in considerazione della comoda prossimità del “27 bis”, chiederne la concessione al Comune (questo magazzino non è nella lista Ursus) sembra cosa fattibile. Un mese e mezzo fa la civica amministrazione si è mostrata per lettera incline a discuterne, evidenziando nel contempo una intrigante criticità.
Che è la seguente: il “27 bis”, dal punto di vista pianificatorio, è considerato parcheggio pertinenziale del “26”, il grande contenitore culturale variamente imbottito. Ma se si tolgono posti-auto al “26” affidando il magazzino al Centro congressi, è necessario - puntualizzano in Municipio - trovarne altri, sempre nei paraggi, recuperando una superficie analoga. Si dà il caso che Gcc abbia un parcheggio proprio nelle vicinanze, che viene gestito da Interparking (lo stesso di Park San Giusto): ma, per ottenere lo spazio mancante, la soluzione progettuale potrebbe essere aggiungere un livello al piano stradale mediante un prefabbricato. Già, ma da quelle parti sarà eretto un pilone dell’ovovia: il prefabbricato parking sarà compatibile con il passaggio della cabina? Pare di sì, perchè le funi saranno a un’altezza di 15 metri.
Tutto congelato infine sul fronte dell’area verde a mare di fianco al “28”, in quanto quella porzione rientra nei possedimenti di Ursus e sarà trattata con procedure di vendita.