VOGHERA. «L’Auser non può essere abbandonata: le tensioni vanno superate»: una lettera aperta, dai toni pacati e fermi al tempo stesso, parte dal mondo del volontariato vogherese. Un messaggio rivolto all’amministrazione comunale, firmato da Loretta Aguzzi, presidente della Consulta cittadina del volontariato. La lettera è indirizzata alla sindaca Paola Garlaschelli, alla giunta e a tutti i consiglieri comunali.
«Considerato che nel tempo l'Auser ha reso tanti servizi ben noti a favore di anziani, bambini, famiglie e malati del nostro territorio – scrive la presidente –, sarebbe utile trovare una sede idonea temporanea a tale associazione, affinché possa continuare ad offrire queste attività indispensabili alla cittadinanza, che va comunque salvaguardata specialmente nelle fasce più deboli».
Un’opportunità
La missiva, però, non si limita a manifestare una pur importante solidarietà con il mondo del volontariato Auser. Si muove sul fronte delle possibili future soluzioni. «Nel frattempo – osserva, infatti, Loretta Aguzzi – l’amministrazione avrebbe il tempo di reperire i fondi necessari per una ristrutturazione complessiva dell'immobile. Sarebbe l'occasione per poter sistemare la struttura in modo tale da essere usufruita oltre che all'Auser anche da altre associazioni facenti parti della Consulta del volontariato senza una sede, al fine di occupare nel migliore dei modi gli spazi utili da parte di tutti quei volontari e volontarie che operano per il bene comune della città».
L’ex colonia elioterapica sede delle associazioni di volontariato: la presidente della Consulta coglie l’attimo per lanciare un’idea in prospettiva.
Una Casa del volontariato vogherese: in passato la sindaca aveva ipotizzato l’utilizzo di spazi nell’ex caserma una volta avviata la ristrutturazione, ancora tutta da definire . Per la presidente Aguzzi c’è un’urgenza che si traduce in un appello con cui si chiude la lettera: «In qualità di presidente della Consulta ritengo necessario superare tensioni e contrasti di qualsiasi tipo per mantenere quei servizi tanto utili alla gente, in particolare ai più fragili. Sono certa che con il buon senso di tutti si può arrivare alla soluzione migliore».
Buon senso e dialogo: sono le ricetta suggerite. La lettera avrà un probabile eco nel Consiglio di fine mese dedicato anche all’Auser. Intanto sia dal Comune che dall’Auser toni più bassi per rilanciare i rapporti, in attesa che il Comune definisca con la Soprintendenza i possibili interventi edilizi. —
