Il solito Gad Lerner, estremo, eccessivo, provocatore, fino al paragone tra Donald Trump e Adolph Hitler. “Sono felice che Trump l’abbia scampata per pochi millimetri”, ha esordito così ieri sera a In Onda su La7, intervistato da Marianna Aprile e Luca Telese. Il disprezzo di Lerner per Trump è antico, ma stavolta, nonostante il tono moderato e il rammarico per l’attentato all’ex presidente Usa, le sue metafore toccano livelli estremi. “Trump resta un modello pericoloso – ha spiegato Lerner -. Credo che questa estrema destra galvanizzata anche dall’attentato di oggi in Pennsylvania tornerà a unirsi in questa ideologia dell’uomo forte”. Telese ricorda che la vittima dell’attentato è Trump. “Sì, ma voglio ricordare che hanno sparato anche a Hitler in passato. Questo però non ha fatto di lui un eroe”. Il conduttore e giornalista Gad Lerner si spinge invece ancora oltre postando la fotografia che ritrae Silvio Berlusconi con il volto insanguinato a seguito della statuetta scagliatagli addosso da Tartaglia e azzardando un ardito paragone condito da una buona dose di dietrologia: «Da noi era successo nel 2009, sia pure in forma grottesca: il corpo del capo trasformato in bersaglio. Le democrazie vacillano e non saranno gli uomini forti, gli estremisti al potere, quelli che se perdo per gli Usa sarà un bagno di sangue, a salvarle».
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