La tromba d’aria che ha colpito Brugnera, con danni al parco di villa Varda e nell’area sportiva vicina al palazzetto dello spor.
«Le raffiche di vento hanno scoperchiato una parte importante delle strutture e per fortuna non sono ancora attivati i lavori di sistemazione previsti dopo il fortunale dello scorso anno»: Maurizio Foltran, assessore con delega alla villa secolare, ha segnalato l’impegno di cinque ore dei volontari della protezione civile.
«I volontari, coordinati da Fabio Stefani, sono arrivati alla villa alle 7 e intorno a mezzogiorno il parco era sistemato e transitabile.
«Abbiamo rimosso le barriere di sicurezza – ha aggiunto l’assessore Foltran –. La troba d’aria si è scatenata intorno alle 15 e non ha dato pace alle antiche piante: alcune erano in cattive condizioni di stabilità e hanno lasciato le radici sul selciato».
L’assessore, successivamente, osserva: «Il forte vento ha scoperchiato anche una parte della copertura del palazzetto sportivo: stiamo attendendo i preventivi delle aziende per sistemare la copertura in sicurezza: il prossimo fine settimana sono previsti i festeggiamenti della Sagra annuale e la Pro loco cercherà di sistemare il telo di copertura della tensostruttura».
Diverse attrezzature delle società sportive e della Pro loco sono state gravemente danneggiate. Il sopralluogo del sindaco Renzo Dolfi con i tecnici degli uffici comunali ha calcolato le operazioni per mettere subito in sicurezza gli impianti colpiti.
La sfortuna si abbatte per la seconda volta su Brugnera: un anno fa erano stati centinaia i tetti scoperchiati dal fortunale di fine luglio. «Serviranno forse 400 mila euro per intervenire sul tetto delle strutture sportive – è l’ipotesi avanzata da Foltran –. Vedremo poi le proposte delle imprese che sono state interpellate: ieri una parte della copertura del settore sportivo era a penzoloni, nella parte che va verso gli spogliatoi e altre strutture».
I volontari della Protezione civile si sono spesi con la passione e l’amore per il territorio.
La ditta costruttrice interverrà per una perizia; per persone e proprietà private non risultano danni. Le emergenze sono diventate una possibilità ciclica.
«Dobbiamo imparare a convivere con questi fenomeni che si accaniscano nel nostro territorio – valuta in conclusione Foltran –. Dispiace che l’analisi delle piante ammalorate è stata realizzata nel parco qualche settimana fa». Il parco è stato poi aperto in ogni zona, durante la giornata di ieri. Rimane la conta dei danni.
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