Imminente il via ai lavori per l’intervento di trasformazione. L’immobile in passato aveva ospitato uno storico mobilificio
MONFALCONE In attesa del recupero dell’area dell’ex Inam di via Manzoni, altri immobili che si trovano poco distante, in via 4 Novembre, sempre lungo l’asse urbano della Strada statale 14, stanno trovando una nuova vita. Se la ristrutturazione dell’edificio di inizio Novecento, adiacente alla vetrina della concessionaria Fiat e Lancia e in abbandono da decenni, è infatti ormai avviata, quella dell’ex mobilificio Marangoni prenderà il via lunedì, stando all’ordinanza di viabilità emessa dal Comune di Monfalcone per consentire l’installazione del cantiere e lo svolgimento dei lavori.
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Le misure adottate per regolamentare il transito dei pedoni lungo via 4 Novembre e nella traversa di via dei Canziani, su cui pure si affaccia il palazzo, rimarranno in vigore almeno fino al 31 dicembre, sempre stando all’ordinanza.
Chiuso da relativamente poco, dopo una svendita “vuota tutto”, il mobilificio, che occupava il grande edificio al civico 9 da circa 50 anni anni, verrà trasformato a uso foresteria dalla proprietà, la Sbe-Varvit, che in città ha un importante polo produttivo.
La società nel 2023 ha chiesto al Comune il cambio di destinazione d’uso del palazzo di cinque piani, più un piano rialzato, così da poterlo impiegare interamente per la futura residenza. Secondo quanto riferisce proprio l’amministrazione comunale, vi verranno ricavati 13 appartamenti che saranno utilizzati come foresteria in una città dove ne esistono già attorno alle 300 unità.
Cambierà quindi volto quello che è stato uno dei simboli della crescita economica di Monfalcone e della sua capacità di attrarvi persone con ingegno e voglia di fare. Come proprio Luigi Marangoni, originario di Cerea, in provincia di Verona, una cittadina nota per la sua produzione artigianale di mobili di stile classico e di alto livello qualitativo.
A Monfalcone arrivò all’inizio degli anni Sessanta: a 25 anni aprì un piccolo negozio in via 4 Novembre, dove poi ampliò l’attività, aggiungendovi con gli anni anche un’azienda nell’Udinese.
L’intervento, come quello in corso poco distante, permetterà ora di migliorare l’aspetto della porta occidentale d’ingresso al centro, pur connotata da una commistione di stili, altezze e utilizzi degli edifici. Questa è perlomeno la speranza della stessa amministrazione comunale, che guarda con attenzione ai due progetti di recupero urbano.
Al momento non risulta invece ancora presentato un piano di recupero e trasformazione dell’ex Inam di via Manzoni - viale Verdi, pure andato in vendita a maggio del 2023 al quarto tentativo dell’asta fallimentare indetta dal Tribunale di Enna.—
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