foto da Quotidiani locali
TRIESTE Al liceo Carducci Dante sono nove gli studenti che hanno concluso la maturità con il 100, tra gli indirizzi classico, linguistico, musicale, scienze umane ed economico sociale. Per tutti tanti sogni da realizzare tra lavoro e università.
Angelica Burolo spiega che «se potessi descrivere il mio esame con una parola direi “emozione”. Ho avuto la possibilità di mettermi in gioco e questo ha portato a risultati positivi. Il voto ripaga gli sforzi fatti durante questi anni, quindi mi rende soddisfatta. Dopo il diploma studierò Antropologia alla Sapienza di Roma».
Brando Di Gregorio si dichiara «molto felice dell’esame, reputo sia il giusto risultato di cinque anni di sacrifici. Infatti come molti altri sono uno studente pendolare che prende il treno ogni mattina per arrivare a scuola. Nonostante la distanza sono riuscito ad alternare lo studio con la mia passione, il calcio. Agli esami scritti io e la mia classe siamo stati sottoposti a una vera e propria impresa: la terza lingua ovvero il cinese. Ma non ci siamo arresi. Per l’orale ero emozionato, per fortuna a rassicurarmi c’erano la mia ragazza e mia sorella. Dopo il diploma cercherò un lavoro da alternare all’impegno universitario. A ottobre inizierò Scienze diplomatiche a Gorizia».
Per Daniel Vadnial «l’esperienza è stata tranquilla. Nonostante insicurezze, dubbi e ansia sono riuscito a esprimere le mie capacità sia negli scritti che nel colloquio. Ora punto a iniziare studi di pittura all’Accademia di belle arti di Venezia, ma anche alcune materie dei cinque anni scolastici hanno lasciato grande interesse in me, portandomi a valutare altre opzioni, come antropologia, sociologia o lettere».
Lara Cristofaro ricorda con orgoglio di aver mantenuto «per tutti e cinque gli anni una media superiore al 9. Ci tenevo molto, quindi, a riuscire a chiudere il percorso di “studio matto e disperatissimo” con un esame che lo rispecchiasse. Sono molto contenta di aver vissuto questo viaggio con la mia bellissima classe e di aver chiuso con un’orale in cui mi sono sentita appoggiata dalle mie insegnanti. Per il futuro penso di iscrivermi al Dams a Udine».
Fiamma Marsich ha cercato di vivere la maturità «nella maniera più serena possibile, riuscendoci poco, perché siamo esseri umani, con la possibilità di sbagliare. È stato un esame che conserverò nel cuore, uno di quei ricordi che si raccontano alle persone più piccole, per cercare di rasserenare, o forse solo per rivivere quei ricordi impressi dentro di noi, l’emozione di vedere i compagni, ma soprattutto di poter parlare davanti a delle persone che avevano voglia di sentire quello che uno aveva da dire. Ora vorrei entrare a Scienze della formazione primaria».
Nefeli Francolla sottolinea che «la mia classe ha avuto la fortuna di avere una buona commissione formata da professori che si sono impegnati a metterci a nostro agio. Dopo il diploma farò Psicologia».
Per Filippo Domenico Manca «le prove scritte hanno richiesto molto impegno, ma hanno portato grande soddisfazione. L’orale è stata la parte più impegnativa. Ringrazio tanto i miei cari professori, che sono riusciti così bene a trasmettermi l’entusiasmo e lo stimolo per lavorare al meglio. Mi trasferirò a Milano per Giurisprudenza alla Bocconi».
Emanuele Stokovac racconta che «l’unica cosa che non voglio ricordare è l’ansia. La prima prova è passata senza problemi, la seconda è stata più complicata, mentre l’orale mi è sembrato fosse durato una manciata di minuti. Continuo a studiare per entrare al conservatorio: quest’estate non avrò pace».
Diplomata con il 100 anche Ambra Agosto.
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