Il primo appuntamento sui Pirenei dà un’ulteriore spinta a Giulio Ciccone. L’alfiere della Lidl-Trek è ancora favoloso quinto nella quattordicesima tappa del Tour de France 2024, quella che forse indirizza la maglia gialla verso Tadej Pogacar. Ma se lo sloveno fa un altro sport rispetto a tutti, oggi anche Jonas Vingegaard si è dovuto inchinare, dietro l’azzurro c’è e nella lotta per le posizioni di assoluto prestigio in classifica, non ha da invidiare nulla ai suoi concorrenti.
Sulla salita di Pla d’Adet l’italiano è sempre pimpante nelle prime posizioni, pedala bene e non fatica a seguire il ritmo imposto dalla UAE Team Emirates prima e dal Team Visma | Lease a Bike poi, quando Adam Yates è andato in avanscoperta. Una volta che Pogacar ha piazzato la sua stilettata Ciccone ovviamente non ha risposto in prima persona, ma è andato su del suo passo e piano piano ha continuato a recuperare avversari su avversari. Sul rettilineo finale l’azzurro stava quasi per rientrare anche su Carlo Rodriguez, vincendo la volata per il quinto posto.
Oggi sono solo 1’23” di ritardo da Pogacar, che sommato al distacco precedente si traduce in 9’09” in classifica generale. Ma l’ottavo posto per l’azzurro è assolutamente un risultato impressionante, e il quarto dista appena tre minuti. “La condizione è in crescita e stavo molto bene, mi sono gestito al meglio e ho fatto una bella progressione sull’ultima salita arrivando ad anticipare Buitrago e Yates sul traguardo“, sono le prime parole a caldo di Ciccone a TuttoBiciWeb.
L’azzurro, che fino ad ora non è mai riuscito ad essere costante sulle tre settimane, guarda però con assoluta positività al futuro, facendo anche intuire che domani potrebbe arrivare un’altra grande giornata: “Il Tour è ancora lungo e siamo fiduciosi in vista della frazione di domani“. Ricordiamo che l’Italia è a digiuno di una vittoria di tappa alla Grande Boucle da 99 frazioni, e un successo per Giulio sarebbe qualcosa di straordinario. Sicuramente non gli verrà lasciato troppo spazio, ma la gamba c’è e se i mostri sacri si dovessero controllare l’azzurro sarebbe pronto a colpire”.