GRADO Gli uomini della Guardia Costiera di Venezia hanno colto sul fatto un peschereccio della marineria di Grado, sorpreso a pescare con i ramponi a 4 miglia dalla costa al largo di Venezia, dove dal primo luglio c’è il divieto di pesca entro le 6 miglia.
All'armatore-comandante è stata contestata la pesca in zona vietata ed è stato obbligato a rientrare nel porto di partenza, cioè a Grado. Qui ad attendere il rientro del peschereccio c’erano ovviamente gli uomini di Circomare Grado.
Al molo di Grado sono stati effettuate le ulteriori verifiche che hanno portato al sequestro del pescato (8 chilogrammi di sogliole) e degli attrezzi di pesca.
Da un po’ di anni il pescato se ritenuto commerciabile, anziché essere smaltito come accadeva in precedenza, viene donato a enti benefici.
Così il comandante di Circomare Grado, Domenico Castro, ha fatto intervenire il veterinario che ha stabilito la piena commerciabilità del prodotto. Le sogliole sono state pertanto donate ai frati di Gorizia che si occupano della Caritas nella predisposizione dei pasti per le persone in difficoltà.
All’armatore del motopeschereccio gradese è stata inflitta una sanzione di 2 mila euro oltre alla decurtazione di alcuni punti dalla licenza di pesca.